Pil crolla a -8%, 55 miliardi in deficit per dl aprile

Operai al lavoro all'interno di uno stabilimento tessile del napoletano, in un'immagine d'archivio
Operai al lavoro all'interno di uno stabilimento tessile del napoletano, in un'immagine d'archivio.( ANSA/ CIRO FUSCO)

ROMA.  – Pil in caduta libera, che chiuderà a fine anno se “tutto andrà bene” a -8%, debito che schizza al 155% del Pil e un indebitamento a due cifre, attorno al 10%, compreso l’extradeficit fino a 55 miliardi che servirà per finanziare le nuove misure anti-virus. Si compone di cifre “mai viste prima” il nuovo quadro macroeconomico tratteggiato nel Documento di Economia e Finanza, che il governo ha messo a punto non senza intoppi sia per la complessità dell’elaborazione delle stime in un contesto più che mai incerto sia per le difficoltà nel ricomporre le spinte della maggioranza.

Il nuovo scenario presuppone un rimbalzo nel secondo semestre dell’anno, con l’epidemia sotto controllo e la ripartenza graduale di tutte le attività. E mette in conto per il 2021 un recupero della crescita tra il 4,5% e il 4,7% e l’eliminazione definitiva delle clausole di salvaguardia sull’Iva, complice la sospensione delle regole del Patto di stabilità nell’emergenza che si presume non sarà riattivato già dal prossimo anno.

Le riunioni si susseguono ininterrottamente da giorni e nelle ultime ore rispuntano tensioni tra i partiti davanti alle scelte da fare per distribuire i circa 3 punti aggiuntivi di scostamento dagli obiettivi di deficit, che il Parlamento voterà all’inizio della prossima settimana. Per chiudere il Def è necessario prima trovare un’intesa di massima sugli interventi del decreto aprile tra sanità, ammortizzatori, aiuti alle imprese e alle famiglie.

Sui titoli tutti d’accordo ma sulle singole misure emergono le differenze: il M5S spinge per ottenere il massimo sul fronte del reddito di emergenza, nuova “costola” del reddito di cittadinanza da destinare alle fasce più deboli della popolazione. Ma c’è il rischio di sovrapposizione con altri strumenti, dagli indennizzi per chi ha lavoro atipico o saltuario fino al nuovo sussidio in arrivo per colf e badanti, avvisano gli alleati. Il nuovo Rem, nelle intenzioni 5S sarà comunque un assegno temporaneo “vicino ai 500 euro” come ribadisce il viceministro all’Economia Laura Castelli negando tensioni con il ministro Roberto Gualtieri.

Ma la riunione notturna, racconta più di un partecipante, è stata parecchio agitata anche per la richiesta del ministro della Famiglia, Elena Bonetti, di inserire nell’elenco anche l’assegno per i figli, indipendentemente dal reddito familiare. Misura più adatta “alla legge di Bilancio”, fa notare qualcuno, ma sulla quale Italia viva annuncia battaglia: se non ci fossero risorse, secondo qualcuno, non è escluso che la ministra di Iv possa arrivare a minacciare le dimissioni.

La sintesi sarà lasciata a una riunione del premier Giuseppe Conte e di Gualtieri con i capidelegazione prima del Consiglio dei ministri, rimandato più volte negli ultimi due giorni. Un punto di caduta si trova intanto su un altro dei cavalli di battaglia dei renziani, il rinvio di sugar e plastic tax (costo circa 200 milioni) che quindi dovrebbero scattare non da luglio ma dal prossimo anno.

Boccata di ossigeno per le imprese che dovrebbero anche vedersi sbloccare rapidamente vecchi crediti della P.a. ancora non pagati per 12 miliardi. Altri 10 miliardi arriveranno invece sotto forma di ristori diretti per 8 miliardi per le attività più piccole, con meno di 10 dipendenti, e con altri 2 miliardi di aiuti per gli affitti e le bollette.

A sanità e protezione civile dovrebbero andare altri 4-5 miliardi mentre il pacchetto più consistente sarà quello dei sostegni a lavoro e reddito: ci sarà il rifinanziamento di Cig e cassa in deroga per altre 9 settimane con 13 miliardi, 7 miliardi andranno all’aumento da 600 a 800 euro dell’indennità per gli autonomi, che sarà erogata per altri due mesi (aprile e maggio), mezzo miliardo servirà per la proroga dei congedi speciali e del bonus babysitter per le famiglie con i figli ancora a casa da scuola mentre circa 1,3 miliardi andranno al rafforzamento della Naspi e al sussidio per colf e badanti. Infine 1 miliardo servirà per il reddito di emergenza.

(di Silvia Gasparetto/ANSA)

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