Comune del Salento apre le spiagge ad autistici: “Atto d’amore”

La spiaggia di Torre Pali nel Salento.
La spiaggia di Torre Pali nel Salento.

SALVE (LECCE). – In attesa di conoscere cosa cambierà dopo il 4 maggio, quando alcune restrizioni anti Covid verranno allentate, c’è un Comune del Salento che ha deciso di “alleviare le sofferenze” che vivono in particolare alcune famiglie.

A Salve, in provincia di Lecce, la Giunta ha infatti deciso di concedere l’accesso a quattro bellissime spiagge alle persone affette da disturbo dello spettro autistico, da disturbi dell’attenzione e da disabilità intellettiva grave, per consentire loro di trascorrere del tempo all’aria aperta, in riva al mare, e – perché no – di fare un bagno in acque cristalline.

Il primo ad approfittare di questa iniziativa è stato il figlio di Francesco, un bimbo di nove anni autistico, “che non ha resistito e si è tuffato”, racconta il suo papà. “E’ una iniziativa lodevole – aggiunge – un esempio che dovrebbero seguire anche altri Comuni. Mio figlio ora è felice ed è giusto che anche altri possano esserlo”.

Per ora l’accesso alle spiagge Torre Pali, Pescoluse, Posto Vecchio e Lido Marini è consentito solo ai residenti. Le persone con disabilità potranno essere accompagnate da un genitore o da un parente. Sarà sufficiente fare una comunicazione telefonica al numero 329.1522338 per poter andare in spiaggia. E anche se il provvedimento riguarderà un numero ristretto di persone, ha “un grande valore per chi potrà beneficiarne”, garantiscono gli interessati.

“A noi famiglie con persone autistiche, dopo i divieti imposti per l’emergenza sanitaria – spiega Francesco – la vita è cambiata radicalmente. I nostri figli sono stati messi da parte, trattati come animali: senza più insegnanti di sostegno, con i centri per la terapia chiusi e senza neppure l’assistenza domiciliare. Adesso, almeno, mio figlio potrà giocare nel posto che più ama, tra la sabbia e il mare”.

Il sindaco di Salve, Francesco Villanova, assicura che l’accesso alle spiagge avverrà nel pieno rispetto delle disposizioni governative previste per prevenire i contagi. E sottolinea che l’idea è “nata come un atto d’amore nei confronti di queste persone che soffrono, ancor più in questo particolare momento storico in cui viviamo. Noi siamo al loro fianco e abbiamo pensato che questa iniziativa avrebbe potuto aiutarli a sopportate meglio questa emergenza”.

(di Vincenzo Chiumarulo/ANSA)

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