Amarcord: quando il Venezuela conquistava tre ori nei Panamericani del 1963

Forcella il giorno che vinse il bronzo a Roma 1960. foto cortesia

CARACAS – Tra colpi di stato, elezioni, dittature ed altro il 1963 fu un anno complicato per diversi paesi del continente. Ad esempio in Paraguay, Alfredo Stroessner si manteneva alla guida del paese, in Argentina Arturo Umberto Illia cercava di prendere il potere. Qui in Venezuela, c’era Romulo Betancourt nell’ultimo anno di mandato prima di passare la staffetta all’italo-venezuelano Raul Leoni.

In quel 1963, i Giochi Panamericani, si svolsero in Brasile un paese che non stava vivendo un buon momento a causa di un referéndum contro Joao Goulart. Questa situazione aveva compromesso la presenza di paesi come República Dominicana, Nicaragua, Colombia, Costa Rica, Haití e Paraguay che non inviarono nessuna delegazione a San Paolo, sede dei giochi.

Alla quarta edizione dei Panamericanos parteciparono 1.665 atleti in rappresentanza di 22 paesi, tra cui il Venezuela che si presentó con 118 sportivi che parteciparono in 12 discipline.

Lo stadio che ospitò quest’evento fu il Pacaembú. Il recinto sportivo costruito nel 1940 che in passato aveva ospitato gare della Coppa del mondo 1950, tra cui le due della nazionale azzurra (ko 3-2 con la Svezia e la vittoria 2-0 con il Paraguay). In questi Panamericani il Pacaembú fu scenario delle cerimonie di Apertura e Chiusura e delle gare di atletica.

In questa edizione dei giochi, c’erano diverse prime volte: donne ed uomini sono nella stessa Villa Panamericana, nelle gare di atletica si usò il fotofinish, e nelle prove individuali il numero di partecipanti per Paese fu ridotto da tre a due, questo per evitare egemonie di alcuni paesi sui podi.

Il volantino dei Giochi Panamericani del 1963. foto cortesia

Il Venezuela chiuse la quarta edizione dei Juegos Panamericanos al settimo posto con un bottino di tre medaglie d’oro, cinque argenti e nove bronzi.

A far suonare il Gloria al Bravo Pueblo in terra brasiliana ci pensó l’italo-venezuelano Enrico Forcella che vinse nella carabina 50 metri a terra. Va ricordato, che tre anni prima, durante i Giochi Olimpici di Roma portó a casa la medaglia di bronzo.

Il “giallo, blu e rosso” sventolò sul gradino più alto del podio grazie al venezuelano Rafael Romero nei 200 metri. In questa gara fu necessario il fotofinish per determinare il vincitore: arrivarono insieme alla meta Romero, Ollan Cassell (argento, Stati Uniti) e Arquímedes Herrera (bronzo, Venezuela).

L’altro venezuelano che si appese la medaglia d’oro al collo fu Gregorio Carrizalez nel ciclismo. Questa era la prima volta che un creolo vinceva nei Panamerini in questo sport.

I Giochi del 1963, furono vinti dagli Stati Uniti con 106 ori, 56 argenti e 37 bronzi per un totale di 199 medaglie. Il podio finale fu completato da Brasile con 52 medaglie (14 ori, 20 argenti e 18 bronzi) e Canada con 64 (11 ori, 27 argenti e 26 bronzi).

Storicamente, il Venezuela ha un bottino di 618 medaglie nei Juegos Panamericanos distribuite in 102 ori, 219 argenti e 297 bronzi.

(di Fioravante De Simone)