Appello di Papa Francesco: “Europa ritrovi unità e sogno fondatori”

Papa Francesco durante la messa nella Basilica di Santa Marta.
Papa Francesco durante la messa nella Basilica di Santa Marta. (Ufficio Stampa Vaticano)

CITTA’ DEL VATICANO. – Un appello a ritrovare l’unità tenendo fede al “sogno” dei padri fondatori: Papa Francesco oggi ha chiesto all’Europa di restare unita per affrontare insieme l’emergenza coronavirus. “In questo tempo nel quale è necessaria tanta unità, tra noi, tra le nazioni, preghiamo oggi per l’Europa, perché riesca ad avere questa unità fraterna che hanno sognato i padri fondatori dell’Unione europea”, ha detto nell’introduzione della messa a Santa Marta.

Un appello all’unità che ha ribadito anche nell’udienza generale, trasmessa in streaming dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico: “Come la tragica pandemia di coronavirus ci sta dimostrando, soltanto insieme e facendoci carico dei più fragili possiamo vincere le sfide globali”.

Intanto questa mattina in Vaticano si è tenuta una “riunione straordinaria”, presieduta dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, alla presenza dei vertici dei Dicasteri ed Enti della Santa Sede. “Obiettivo dell’incontro – hanno spiegato dalla Santa Sede – era quello di riflettere su una seconda fase dell’emergenza da Covid19, che avrà inizio dal prossimo maggio”.

Si è parlato dello sforzo impiegato “per far fronte alla crisi in modo sostenibile” ed è stata decisa “la graduale riattivazione dei servizi ordinari, pur salvaguardando le precauzioni sanitarie atte a limitare il contagio”.

Il pontefice oggi ha dedicato l’udienza generale alla 50ma Giornata Mondiale della Terra, nel quinto anniversario della sua Lettera Enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune. Sottolineando come l’uomo continui a depredare l’ambiente, Francesco ha citato un detto spagnolo: “Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo alcune volte sì alcune volte no, la terra non perdona mai. La terra non perdona, se noi abbiamo deteriorato la terra la risposta sarà molto brutta”.

Poi il pontefice ha parlato delle “tragedie naturali, che sono la risposta della terra al nostro maltrattamento”. Allora Papa Francesco torna a promuovere la mobilitazione dei giovani, come quella dell’attivista svedese Greta Thunberg, per la salvaguardia dell’ambiente.

“Si sono formati vari movimenti internazionali e locali per risvegliare le coscienze. Apprezzo sinceramente queste iniziative, e sarà ancora necessario che i nostri figli scendano in strada per insegnarci ciò che è ovvio, vale a dire che non c’è futuro per noi se distruggiamo l’ambiente che ci sostiene”.

(di Manuela Tulli/ANSA)