Lukaku choc: “23 giocatori Inter malati a gennaio”

Il giocatore dell'Inter (S) Romelu Lukaku parla con l'allenatore della squadra nerazzurra Antonio Conte (D.)
Il giocatore dell'Inter (S) Romelu Lukaku parla con l'allenatore della squadra nerazzurra Antonio Conte (D.)(ANSA/EPA/WALLACE WOON)

MILANO. – “Abbiamo avuto una settimana libera a dicembre. Siamo tornati e, giuro, che 23 giocatori su 25 erano malati. Non è uno scherzo”. É la frase choc che l’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku pronuncia in un’intervista su Instagram con Kat Kerkhofs, presentatrice e moglie di Mertens.

Il giocatore belga, che non nasconde la propria preoccupazione per questo momento di emergenza legato al coronavirus, ricorda il malessere suo e di molti compagni nelle prime settimane di gennaio fino alla partita contro il Cagliari a San Siro del 26 gennaio scorso.

“Abbiamo giocato in casa contro il Cagliari e dopo 25 minuti Skriniar ha dovuto lasciare il campo. Non poteva andare avanti – racconta – e quasi svenne. Tutti tossivano e avevano la febbre. Mi ha anche infastidito. Quando mi sono riscaldato ero molto più caldo del solito. Non prendevo la febbre da anni. Dopo la partita c’è stata un’altra cena con gli ospiti di Puma in programma, ma ho ringraziato e sono andato subito a letto. Non abbiamo mai fatto test per il Covid-19 in quel momento, quindi non lo sapremo mai con certezza”.

In quel periodo non ci sono state comunicazioni su un malessere influenzale collettivo della squadra. E non c’è alcuna reazione ufficiale da parte della società nerazzurra alle parole di Lukaku, anche se filtra che rispetto all’anno precedente non c’è stato un incremento dei giocatori malati nello stesso periodo.

La società, durante la sfida contro il Cagliari, ha informato la stampa e i tifosi con un tweet delle condizioni di Skriniar “sostituito al 17′ per malessere dovuto a síndrome influenzale”. L’Inter pareggiò quella partita, con accesissime polemiche a fine gara con l’arbitro Manganiello accerchiato e Lautaro espulso per proteste. Antonio Conte non parlò a fine gara, probabilmente per la tensione causata dalla direzione arbitrale, ma ufficialmente il suo vice Stellini spiegò che “già a fine primo tempo aveva fatto fatica a trovare le energie, non stava bene per l’influenza e ha lasciato lo stadio subito”.

Al malessere di Skriniar tre giorni dopo per la sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina, si aggiunsero quelli di De Vrij, D’Ambrosio e qualche settimana dopo di Bastoni, comunicati ufficialmente dal club. Pochi rispetto a quanto dichiarato da Lukaku. L’Inter ha richiamato i giocatori stranieri che ormai da una settimana sono rientrati a Milano.

”Ci è stato permesso di tornare a casa per un po- racconta Lukaku – ma siamo stati rapidamente richiamati perché il campionato potrebbe ricominciare. Diego Godin, ad esempio ha dovuto prendere tre voli per arrivare in Uruguay. Dopo alcuni giorni, è dovuto tornare. Eravamo tutti in uno stato di shock sul fatto che dovessimo tornare. Nella nostra chat di gruppo, tutti hanno temuto la quarantena di altre due settimane”.

Sembra chiaro che Lukaku sia dubbioso sul ritorno in campo. Il pensiero corre spesso alla madre diabetica che si trova in Belgio insieme al figlio mentre, come tutti i compagni, si continua ad allenare a casa in attesa di sapere se si potrà riprendere a giocare.

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