La Corea del Sud vota in mascherina, tutti ai seggi

Ciitadini di Corea del Sud seguono i risultati dei sondaggi delle elezioni generali in Seoul.
Ciitadini di Corea del Sud seguono i risultati dei sondaggi delle elezioni generali in Seoul, a metá Aprile.(ANSA/ EPA/KIM HEE-CHUL)

PECHINO.  – Tutti ai seggi tra mascherine, guanti, gel disinfettanti e distanziamento: la Corea del Sud ha superato la sfida della prova elettorale tenuta in tempi di pandemia.

E in tantissimi sono andati alle urne: il voto per rinnovare i 300 seggi dell’Assemblea nazionale, il parlamento unicamerale, ha visto l’affluenza salire dal 58% del 2016 al 66,2%, il livello più alto dal 1992, grazie all’inattesa mobilitazione di 29,1 milioni di elettori su 44 milioni di iscritti nelle liste.

Il presidente Moon Jae-in ha incassato una vittoria in una prova trasformatasi in un “referendum” su di lui (con un gradimento popolare salito al 55%) e la sua gestione dell’emergenza coronavirus, tanto efficace da essere indicato come un modello da seguire.

Il Partito Democratico, di cui Moon è il punto di riferimento, e gli alleati del Platform Party hanno strappato la maggioranza assoluta, secondo gli exit della tv pubblica Kbs.

E il trend è stato confermato dalle schede reali che, ai due terzi dello spoglio condotto con guanti, mascherine e visiere protettive anti-contagio, hanno attribuito in piena notte alla coalizione di governo circa 170 seggi, tra quota maggioritaria e proporzionale. La principale forza d’opposizione United Future Party e l’alleato Future Korea Party si sono fermati intorno a quota 120.

Il governo ha lanciato il 22 marzo la sua ferrea campagna di “distanziamento sociale” di due settimane, rinnovandola domenica scorsa per altre due al fine di contrastare i piccoli focolai legati a chiese e ospedali.

Ai 14.330 seggi sparsi nel Paese si sono recati tutti con le mascherine, rispettando la distanza di sicurezza di almeno un metro, mentre sono stati assicurati i controlli obbligatori della temperatura corporea, il disinfettante per le mani e i guanti di plastica prima di entrare nelle cabine elettorali.

Gli elettori con temperatura oltre i 37,5 gradi sono stati indirizzati verso cabine speciali, mentre le persone in quarantena si sono registrate per esercitare il voto anticipato per posta. A chi ha contratto il virus è stato anche consentito di votare nei seggi allestiti nei centri per pazienti con sintomi che non hanno richiesto un ricovero ospedaliero.

Una prova di efficienza in linea con i risultati fin qui raggiunti nella lotta al coronavirus: la Corea del Sud ha infatti registrato martedì appena 27 nuovi casi di infezione, confermando gli stessi numeri di lunedì, e 3 nuovi decessi, saliti a 225.

Le infezioni totali si sono portate a 10.591, a fronte di 7.616 guarigioni, mentre i test effettuati sfiorano ormai le 550 mila unità.

(di Antonio Fatiguso/ANSA)

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