Calcio: Campionati in anno solare, ecco pro e contro

Una partita del futbol venezuelano tra il Deportivo Tachira ed il Caracas FC.
Una partita del campionato di futbol venezuelano tra il Deportivo Tachira ed il Caracas FC. (Gennaro Pascale Caicedo / Prensa Deportivo Tachira FC)

ROMA. – Scudetto 2020 da assegnare prima di Natale, poi per due anni campionati delle maggiori leghe europee “alla sudamericana” ovvero seguendo l’andamento dell’anno solare, in modo da arrivare in tempo, e con i titoli del 2022 assegnati, all’appuntamento dei Mondiali in Qatar, i primi in assoluto che non verranno disputati in estate.

Ma quali sono le caratteristiche e i pro e contro di di questa rivoluzione che per primo in Italia ha proposto Adriano Galliani, poi imitato da Franco Carraro e Claudio Ranieri? Eccoli.

– La formula: in Sudamerica i campionati sono divisi in Apertura e Clausura, rispettivamente nella prima e seconda metà dell’anno (in Argentina e Uruguay), mentre in Brasile i primi mesi sono dedicati ai tornei regionali e da maggio in  poi si giocano i campionati nazionali. Per la Serie A (ma anche Premier, Liga, Bundesliga nel caso si accodassero) vorrebbe dire girone d’andata da fine gennaio e ritorno da giugno in poi.

Una cosa del genere permetterebbe anche di assegnare con calma tutti i titoli e i trofei del 2020. Facendo riprendere l’attività a luglio si potrebbe giocare fino a dicembre, e assegnare le coppe continentali a novembre , come avviene per la Libertadores: ci sarebbe quindi tutto il tempo di soddisfare anche l’Uefa.

Fra i contro c’è il fatto che, in Europa si giocherebbe molto d’estate, quindi con il caldo, e tante partite, molte più di adesso, dovrebbero essere disputate in notturna. A favore c’è che si eviterebbe lo scempio tecnico di molte gare su campi improponibili

– Le ferie: a seconda dei gusti, il fatto di avere le ferie dal 10-15 dicembre alla Befana può essere messo sia fra i pro che i contro. I sudamericani tornando in patria troverebbero l’estate, chi invece è europeo potrà sempre fare, con più tempo a disposizione, ciò a cui è già abituato adesso durante la settimana di vacanze natalizie, con mete come Dubai o le Maldive.

– La preparazione precampionato: i ritiri precampionato in Europa dovrebbero essere svolti inverno, nelle ultime tre settimane di gennaio e questo provocherebbe, per tecnici e preparatori, un cambio dei sistemi di allenamento, necessariamente da adattare al clima.

– Il mercato: i campionati alla “Apertura/Clausura”  fino a fine 2022 sposterebbero anche le date del calciomercato. Per il prossimo, se non cambieranno le date, tutto ssrebbe complicato dal fatto che anche in Sudamerica l’attività è ferma e non dovrebbero riprendere prima di agosto.

É quindi probabile che nessun team di spicco si privi di qualche sua “stella” per cederla in Europa: se ne riparla a fine anno. Facendo partire il mercato a dicembre tutto sarebbe più semplice, adesso e per il futuro, almeno il prossimo bienio.

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