Alcol e droga: il problema dipendenze ai tempi del Coronavirus

Peter Koler, direttore del Forum prevenzione di Bolzano
Peter Koler, direttore del Forum prevenzione di Bolzano. (Frame video ANSA)

BOLZANO. – Ansia, tensioni e instabilità psichiche accompagnano una parte di italiani costretti alla quarantena a causa del Covid 19. Secondo Peter Koler, direttore del Forum prevenzione di Bolzano, che si occupa di dipendenze, la conseguenza di questo disagio è l’aumento di problemi legati a droga, alcol e al gioco d’azzardo.

Se gli stupefacenti sono più difficili da ottenere, dal momento che per procurarseli un tossicodipendente deve uscire di casa rischiando controlli e sanzioni, così come gli spacciatori, l’alcol è legale e ampiamente disponibile nei supermercati. Per non parlare del gioco d’azzardo, per cui è sufficiente una connessione internet: basta un click per trovarsi seduti ad un tavolo verde virtuale o per buttare soldi nelle slot online.

La ricerca dell’evasione dalla noia quotidiana “è una reazione normale in questa situazione anomala”, afferma Koler. “È anche normale che le persone provino in qualche modo a ritrovare una stabilità psichica. Per questo le sostanze psicoattive, cioè le droghe, diventano ancora più gettonate perché le persone provano a gestirsi con le sostanze e soprattutto l’alcol ha un ruolo molto importante attualmente, perché le persone credono di potersi sedare e calmare bevendo anche in modo più frequente del normale”, prosegue il direttore del Forum prevenzione.

Chi ha già sviluppato una dipendenza, afferma Koler, “non cambierà tanto perché in una condizione di crisi le persone non pensano ad un recupero o a smettere. Queste persone continuano a consumare e lo possono anche fare perché la reperibilità dell’alcol tuttora è possibile.

Altra cosa per le persone che soffrono di una dipendenza di sostanze illegali, li non c’è più il mercato sono molto più sotto stress soffrono anche di fasi di astinenza e in queste circostanze diventa ancora più importante avere dei servizi per le dipendenze funzionanti raggiungibili che possono in questa situazione dare delle terapie farmacologiche sostitutive”.

Le persone che, invece, soffrono di una patologia del gioco d’azzardo sono passate dall’affollare le slot locali che sono sorte come funghi ovunque negli ultimi anni a frequentare quelle virtuali. Che sono ancora meno controllate e con conseguenze che possono trascinare il soggetto da una dipendenza all’altra.

“L’unico controllo che abbiamo su queste persone, attualmente, è la gestione del denaro, perché meno è meno si gioca e diventa anche lì uno spostarsi della patologia su altre forme, come l’alcolismo. Come Forum prevenzione, per quanto riguarda l’alcol, diamo informazioni con una campagna che portiamo avanti da tempo e che si chiama ‘Senza compromessi’.

Abbiamo anche, assieme alla Provincia e all’Azienda sanitaria, lanciato un sito (dubistnichtallein.it, ndr) dove le persone trovano un supporto per gestire meglio le loro emozioni. Proviamo ad aumentare la resilienza delle persone per passare questa crisi”, conclude Koler.

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