CITTA’ DEL VATICANO. – L’attenzione per i poveri e i carcerati è stata ribadita anche oggi da Papa Francesco che ha cominciato a Santa Marta questa Settimana Santa che vedrà tutte le celebrazioni senza pellegrini nella basilica vaticana.
Non saranno presenti alle celebrazioni del Papa neanche i cardinali e gli altri prelati della Cappella pontificia, erede un po’ modernizzata dell’antica ‘Corte’ del Papa. A loro l’Elemosiniere, il card. Konrad Krajewski, ha chiesto in cambio un’offerta per far fronte all’emergenza sanitaria. Sarà Papa Francesco a scegliere a chi destinarla.
Niente Via Crucis al Colosseo: ci sarà una celebrazione sul sagrato di San Pietro. Come anche è abolita per tutti la lavanda dei piedi. Una Pasqua davvero diversa per i cattolici e non si spegne il dibattito sulla questione delle chiese chiuse. Intanto il Papa torna a chiedere di evitare la “calamità” che potrebbe abbattersi, con la diffusione del virus, nelle carceri sovraffollate.
E i detenuti saranno anche protagonisti della Via Crucis di venerdì. Il Papa ha affidato alla comunità del carcere Due Palazzi di Padova i testi che guideranno la preghiera. Tra gli autori delle meditazioni delle 14 stazioni anche una persona condannata per omicidio. Ma un po’ tutta la vita del carcere sarà rappresentata con i pensieri delle famiglie delle vittime, degli agenti della polizia penitenziaria e anche dei magistrati di sorveglianza.
L’emergenza coronavirus preoccupa in Europa, investita in questi giorni in modo crescente. Ma Papa Francesco guarda con preoccupazione anche a quelle aree del pianeta che non sarebbero in grado di reggere una pressione di questa portata. E allora ha istituito presso le Pontificie Opere Missionarie un Fondo di emergenza che servirà ad aiutare le strutture sanitarie e caritative di quei Paesi. Bergoglio ha stanziato subito 750mila dollari Usa ma ha chiesto a tutte le Chiese del mondo, tra quelle che hanno la possibilità, di contribuire a questo fine.
Non occuparsi dei poveri è “negazionismo”, ha detto tra l’altro oggi il Papa nell’omelia della messa a Santa Marta aggiungendo: “Questo non è fare il comunista, è il centro del Vangelo, saremo giudicati su questo”. Sul fronte dei contagi, la Chiesa continua a pagare il suo prezzo.
Al Santuario della Beata Vergine di Castelmonte, in provincia di Udine, dei 10 frati Cappuccini che vi abitano, nove sono risultati positivi al Covid-19. E sempre in Friuli Venezia Giulia si registra invece un altro episodio di messa non autorizzata.
Sono stati multati alcuni fedeli della chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia di San Vito di Fagagna (Udine) che avevano partecipato alla messa delle Palme. Anche in Toscana si è registrato un caso simile: circa venti persone ieri sono entrate nella chiesa di Santa Maria del Soccorso a Livorno ad assistere alla funzione della Domenica delle Palme, e per questo sono dovuti intervenire i carabinieri.
Infine Forza Nuova sfida il governo promettendo una “Pasqua di Vandea” con una processione fino a San Pietro sfidando “divieti e arresti di massa”.
(di Manuela Tulli/ANSA)