Amarcord, Baseball: 21 anni fa moriva l’imprenditore italo-venezuelano Pedro Padrón Panza

L'italo-venezuelano Padrón Panza nel dogout dei suoi Tiburones. foto cortesia

CARACAS – Quando si parla di Tiburones de La Guaira non si può fare a meno di nominare Pedro Padrón Panza, imprenditore del mondo dei trasporti  e propietario dei “salados”.

Padrón Panza, aveva acquistato la franchigia nel 1962, allora si chiamava Licoreros de Pampero. Quando la squadra navigava in cattive acque fu venduta dalla famosa ditta di liquori ed acquistata da José Antonio Casanova per la simbolica cifra di un bolívar. Una volta raggiunto l’accordo, chiamò subito il suo amico Padrón Panza che prese le redini della squadra facendola diventare una delle migliori della Liga Venezolana de Béisbol Profesional (LVBP).

Quando Padrón Panza prese in mano la squadra aveva 42 anni e rimase alla guida fino alla sua morte: il primo aprime del 1999, all’etá di 78 anni. Con lui alla guida i Tiburones vinsero sette scudetti, si qualificarono in 23 occasioni ai play off. Tra il 1965 e 1972, i “salados” riuscirono a disputare otto finali consecutive in cui vinsero quattro titoli.

Nato, a Maiquetía (stato Vargas), il 2 agosto 1920.  Sua nonna era originaria delle Canarie, mentre suo nonno era si Maratea (provincia di Potenza) entrambi arrivati nella terra di Bolívar alla fine del XIX secolo.

Pedro Padrón Panza iniziò a lavorare giovanissimo, appena finita la seconda elementare a causa della morte del padre. Con il suo lavoro riuscì a mettere su una ditta di trasporti con 50 camión propri.

In principio, quando acquistò i Tiburones aveva accanto a lui Héctor Hoffman e Jesús Guillermo Gómez. Ma poi diventò l’unico propietario della squadra e riuscì a portare alla sua corte un campione della “pelota” come Luis Aparicio.

La sua passione per il baseball era tale che i suoi giocatori avevano a disposizione il meglio: da uno spogliatoio degno della MLB con tutte le comodità: palestra, sala per massaggi e fisioterapie, docce con acqua calda, macchina per allenare i battitori, macchina per pulire le palle, una macchina con bibite. Il pullman su cui viaggiava la squadra aveva aria condizionata, bagno ed altre comodità.

Viaggiava spesso negli USA per aggiornarsi ed acquistare manager e giocatori come Al Bumbry, Presto Gómez, Charlie Lau e Dave García.

Con Padrón Panza alla guida ci fu la famosa “guerrilla” che facevano tremare tutti gli avversari ogni volta che scendevano in campo. Nel roster dei “salados” c’erano pezzi da novanta come: Oswaldo Guillen, Raúl Pérez Tovar, Luis Salazar, Felipe Lira, Alfredo Peñique, Luis Tiant, Lou Piniella, Andruw Jones e Pat Kelly.

Grazie a lui nel 1970 é rinata la Serie del Caribe. Sfortunatamente una grave malattia ha messo la parola fine alla vita di Pedro Padrón Panza. Dopo la sua morte é stato esaltato nella Hall of Fame dei Caraibi e del Baseball venezuelano.

(di Fioravante De Simone)