Suore realizzano mascherine, grazie dal Vaticano

Le suore clarisse di Camerino raccolgono fondi per il covid hospital.
Le suore clarisse di Camerino raccolgono fondi per il covid hospital. (ANSA)

CASTELLAMMARE DI STABIA (NAPOLI). – Il primo a ringraziarle è stato Papa Francesco attraverso il suo elemosiniere, il cardinale polacco Konrad Krajewski, che stamattina si è fatto vivo al telefono. Sono le suore di Castellammare di Stabia (Napoli) che hanno realizzato circa 200 mascherine in tela affidandosi alla visione dei tutorial messi loro a disposizione.

Armate di macchina da cucire e tanta buona volontà, le sorelle hanno confezionato le mascherine per i bisognosi. Per questa umile e generosa dedizione, il Vaticano ha inviato un ringraziamento all’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia. Il cardinale Krajewski ha telefonato questa mattina a don Raimondo Di Rienzo, assistente diocesano del Servizio pastorale della salute, per ringraziarlo direttamente a nome del Santo Padre, essendo partita da lui l’iniziativa attuata dalle suore.

Lo ha reso noto la stessa Arcidiocesi. ”Ho saputo di questa iniziativa, è una cosa bella – ha detto il cardinale -. Ho preso la vostra idea e ho chiesto ad alcune persone di produrle, il giorno dopo una vecchietta mi ha portato 20 mascherine. Vi incoraggio a continuare, di qualunque cosa hai bisogno, tu chiamami”, sono state le parole dell’elemosiniere del Papa che ora incoraggia conventi e parrocchie a seguire l’esempio.

”Speculano sulla salute e la paura della gente, non è giusto. Io stesso, sono stato vittima di tale atteggiamento ed ho pagato una mascherina venti euro – racconta don Raimondo -. Ho immaginato così, senza pensarci troppo, di chiedere un aiuto concreto alle suore e la loro risposta è stata caritatevole ed immediata”.

Anche l’arcivescovo Francesco Alfano è rimasto colpito dalla telefonata giunta dal Vaticano. ”Un gesto inatteso, sorprendente, che mi ha riempito il cuore di speranza – ha commentato Alfano -. Dinanzi alla nostra scelta, semplice ed essenziale, di coinvolgere il più possibile tutti nel rispondere al bisogno di mascherine, l’intervento dell’elemosiniere del Papa ci fa sentire la forza dell’amore, ci incoraggia, ci fa crescere come famiglia dei figli di Dio. Questa è la Chiesa, che vive tra la gente e diventa segno di unità e di fraternità universale”.