Da Palermo a Pavia, Carabinieri nei market per “dare serenità”

Carabinieri in divisa con mascherine in funzione di controllo in un supermercato.
Carabinieri in divisa con mascherine in funzione di controllo in un supermercato. (Frame video ANSA)

ROMA. – Nei centri commerciali, davanti ai bancomat e agli uffici postali. In diverse città i carabinieri rispondono alla richiesta di aiuto di negozianti e gestori dei supermercati: la presenza delle forze dell’ordine per tranquillizzare gli animi di cittadini e dipendenti.

A piccoli gruppi i militari dell’Arma, in divisa e mascherina, vigilano sulle file di persone davanti agli unici punti d’assembramento ‘inevitabile’, in città come Pavia, Napoli, Bari, Sulmona e Palermo. Proprio nel capoluogo siciliano qualche giorno fa si erano registrate le proteste di un gruppo di persone, che in un supermarket avevano invano cercato di forzare le casse per qualche minuto rifiutandosi di pagare.

Un episodio ritenuto dagli investigatori finora “circoscritto” e non legato alla criminalità organizzata, i cui responsabili sono stati poi identificati. Dunque non solo posti di blocco e controlli di routine. I carabinieri sono ora impegnati – vigilando tra i clienti – a controllare che tutto fili liscio dietro i carrelli.

Ma è soprattutto un segno di “vicinanza ai commercianti e alla cittadinanza”, spiegano dall’Arma, che tutti i giorni con i suoi uomini è anche impegnata con gesti di solidarietà e di supporto alle famiglie in difficoltà.

“A spaventarci sono gli animi esagitati per le lunghe code. Ogni giorno assistiamo a litigi per il mancato rispetto del cosiddetto distanziamento sociale”, spiegano alcuni commessi di un centro commerciale a Pavia, una zona in cui, assieme a Vigevano e Voghera è stata disposta la vigilanza dei carabinieri.

Ad essere sorvegliati speciali sono anche i bancomat e gli uffici postali, mentre alcuni supermercati che erano aperti h24 hanno deciso di eliminare il turno notturno. Provvedimenti che arrivano anche dopo le segnalazioni nei giorni scorsi, in diverse città, di alcuni tentativi di rapina a persone che avevano appena fatto la spesa.

Nuovi presìdi e una serie di controlli in atto per scongiurare qualsiasi rischio, ma anche per verificare e sanzionare il mancato rispetto dei decreti.

L’aiuto ancora una volta è stato chiesto dai supermercati, che cercano di far fronte all’affollamento, che può creare tensioni: “tramite le tessere per la spesa dei clienti – spiegano i cassieri di un supermercato a Pavia – , abbiamo monitorato gli accessi anonimi e ci siamo resi conto – da alcuni codici sempre uguali – che alcune persone nonostante tutto vengono a fare la spesa tutti i giorni. Ma più c’è gente e meno ci sentiamo sicuri”.

(di Lorenzo Attianese/ANSA)