L’inverno a primavera, l’Italia tra neve e burrasche

Torna l'inverno, nevicata a Cansano (L'Aquila).
Torna l'inverno, nevicata a Cansano (L'Aquila). (ANSA)

ROMA. – A dispetto del calendario, l’Italia si ritrova improvvisamente in un inatteso inverno, con temperature rigide decisamente lontane dalle giornate di primavera. E così la neve ha fatto la sua ricomparsa a bassa quota ed il termometro è arrivato a toccare anche i -13 nell’Aquilano.

Una situazione meteorologica che non migliorerà nei prossimi giorni, anzi, e che preoccupa anche chi fronteggia l’emergenza coronavirus: negli ospedali da campo allestiti per aumentare i posti letto, è caccia alle stufe per tenere a caldo i pazienti che, in alcuni casi, devono affrontare attese di ore.

I fiocchi di neve sono tornati a cadere oggi su gran parte del Centro Italia, sferzato anche da un forte vento gelido. Strade imbiancate in in Abruzzo, Molise e Umbria, ma anche in Puglia, da Bari al Foggiano. Neve dal Gargano ai Monti Dauni, fino alle aree più pianeggianti della Capitanata, ma anche a Bari e lungo la costa e in provincia, in particolare sui paesi della Murgia.

A Campobasso il termometro è sceso fino a -4, frutto del repentino crollo delle temperature che sono scese abbondantemente sotto lo zero anche nel Pescarese e nell’Aquilano. La nevicata più abbondante, in Abruzzo, ha interessato Cansano, piccolo borgo nell’entroterra aquilano, con dieci centimetri caduti: imbiancato anche il capoluogo della regione L’Aquila e la provincia di Pescara.

Risveglio sotto la neve anche per diverse città dell’Umbria come Foligno, Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino ma anche alcune zone di Perugia. Particolarmente suggestiva l’immagine della Basilica di San Francesco sotto ai fiocchi in un periodo insolito come marzo. E dove non è comparsa la neve ha fatto capolino il sole, accompagnato però da un vento gelido.

Le previsioni, stando al bollettino quotidiano della Protezione Civile, non è destinata a migliorare neanche nelle prossime ore, anzi. Venti forti e nevicate a bassa quota continueranno a persistere nel Centro Italia, mentre una perturbazione in arrivo dal Nord-Africa interesserà la Sicilia, portando a piogge diffuse sull’isola e sulla Calabria, accompagnate da forti venti. Proprio al Sud è stata diramata l’allerta arancione, anche per Basilicata e gran parte dell’Abruzzo. Burrasche attese anche nel centro-nord del Paese.

E l’improvviso abbassamento delle temperature mette in allarme i coltivatori, preoccupati per i raccolti. Il gelo, spiega la Coldiretti, ha provocato “pesanti danni a frutta e verdura”. “La perturbazione – continua l’associazione – ha sconvolto le coltivazioni cogliendole di sorpresa. Alcuni alberi di pesco, albicocco e mandorlo hanno già i frutticini, ciliegi e susini sono in fiore e tra i filari di pere, mele e kiwi ci sono le gemme pronte intrappolate dal ghiaccio e bruciate dal freddo”.

(di Domenico Palesse/ANSA)