BRUXELLES. – Di fronte alle immagini apocalittiche di quaranta chilometri di camion in coda ai posti di controllo ai confini europei, l’Ue ora chiede agli Stati membri la creazione di corsie verdi per il trasporto di tutte le merci sulle principali arterie stradali, con tempi di attraversamento non superiori ai 15 minuti, contro le 18 ore che si sono registrate negli ultimi giorni.
Tir con animali bloccati per ore tra Germania e Polonia, alimenti che marciscono in un serpentone di 15 chilometri tra Slovenia e Croazia, o mezzi che per entrare in Ungheria devono cambiare autista.
Bruxelles cerca di correre ai ripari di fronte al caro prezzo che sconta il mercato unico, vittima delle misure adottate dalle cancellerie di fronte al dilagare del coronavirus. Ben 14 capitali sulle 26, che fanno parte dell’area di libera circolazione Schengen, hanno introdotto i controlli alle frontiere interne, e per gli autotrasportatori di mezza Europa mettersi in viaggio è diventato un incubo. A rischio è il funzionamento della catena di approvvigionamento di tutti i prodotti, dai medicinali a quelli agroalimentari. E con l’incancrenirsi della situazione molte merci potrebbero sparire dagli scaffali dei supermercati.
Per questo la Commissione europea, che da giorni richiama all’imperativo di proteggere il mercato unico, ha pubblicato alcune linee guida, con l’istituzione di corsie preferenziali sulle principali arterie Ten-T. Indicazioni che tuttavia ora starà ai governi attuare.
Bruxelles propone di garantire il passaggio dei camion alla frontiera in 15 minuti massimo; di mantenere le corsie aperte al trasporto di tutte le merci; la sospensione delle restrizioni dei governi nazionali ai trasporti (come il divieto di guida di notte o nei giorni festivi); e la riduzione delle formalità amministrative per gli autotrasportatori di tutte le nazionalità.
“É importante che in questo momento di crisi l’accesso a tutte le merci sia assicurato, e che le medicine e l’equipaggiamento medico raggiungano gli ospedali”, ha avvertito la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“La lotta al coronavirus sarà lunga – ha messo in guardia von der Leyen – La forza ed i mezzi per vincere verranno dal nostro grande mercato unico. Per questo lo dobbiamo proteggere”.
(di Patrizia Antonini/ANSA)