Eurogruppo, “whatever it takes” per salvare economia

Sede della Banca Centrale Europea.
Sede della Banca Centrale Europea. (ANSA)

BRUXELLES.  – L’economia europea sta entrando in “tempi di guerra” ma l’Eurogruppo è pronto “a fare tutto il necessario (whatever it takes) per affrontare la sfida del Coronavirus, ristabilire la fiducia e sostenere la ripresa”.

I ministri dell’economia della zona euro cercano di rassicurare dopo un’altra giornata nera per le borse del Vecchio Continente, che hanno bruciato 255 miliardi, mentre lo spread ha sfiorato i 260 punti. Per ora, dicono i ministri, sono state messe in campo risorse a tre cifre: l’1% del Pil Ue.

E oltre all’ok alla flessibilità sul deficit e a quella sugli aiuti di Stato, l’Eurogruppo sostiene anche la possibilità evocata dalla Commissione Ue di usare la clausola di salvaguardia che sospende il Patto di Stabilità. Non solo: non è escluso nemmeno un ricorso al Mes, la cui riforma per ora è congelata (“Abbiamo altre priorità”, dice il presidente Mario Centeno), ma la sua potenza di fuoco potrebbe tornare utile per dare uno stimolo deciso in futuro.

“Ci serve una risposta di policy che sia equivalente alla gravità della situazione. Ci serve un coordinamento senza precedenti sulle decisioni di bilancio”, ha detto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni. L’Eurogruppo, cosa in effetti senza precedenti, si pronto “a qualunque azione decisa necessaria, comprese misure di bilancio”.

Per ora, però, la priorità è intervenire per contenere l’emergenza. I ministri temono che il panico, anche sui mercati, sia solo all’inizio. E se la risposta sanitaria dei Paesi Ue per ora è disomogenea, l’Eurogruppo prova a coordinare almeno quella economica. In una videoconferenza dà pieno sostegno alle misure messe in campo dalla Commissione Ue venerdì scorso, dal massimo utilizzo della flessibilità del Patto di Stabilità e Crescita al sostegno alla liquidità per imprese, famiglie e lavoratori. C’è l’ok anche all’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato, per aiutare le imprese, incluse quelle del settore dell’aviazione.

Anche il Fondo monetario internazionale prova a fare la sua parte e si dice pronto a mobilitare 1.000 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza. Nell’Eurogruppo di oggi “diamo risposta potente ma sappiamo che il virus non ha raggiunto il suo picco. Non dobbiamo prenderci in giro, sono i primi passi in una temporanea ma lunga battaglia.

Il contenimento forzato sta portando le nostre economie ai tempi di guerra”, ha detto il presidente Centeno. A causa dell’emergenza Covid-19, non solo è cambiata l’agenda della riunione ma anche la sua modalità: diversi ministri non possono muoversi a causa delle restrizioni ai movimenti adottate dai Governi e Centeno ha deciso di tenerla in videoconferenza. Agevolando anche i molti ministri impegnati contemporaneamente nelle riunioni d’emergenza dei propri Governi, da Roberto Gualtieri e Bruno Le Maire.

Anche l’agenda ha subito significative variazioni: l’atteso via libera alla riforma del meccanismo europeo di stabilità (Mes) è saltata e rinviata a data da destinarsi. Troppo pressante l’emergenza Coronavirus per lasciar spazio ad altro. Per ora la risposta segue l’impostazione della Commissione Ue. “Assicureremo che l regole di bilancio e quelle per gli aiuti di stato non impediscano di sostenere le nostre economie”, ha detto Centeno.

E anche il Mes potrebbe tornare in campo. “Il Mes è un meccanismo di risoluzione delle crisi, tutte le istituzioni stanno esplorando modi per aiutare a rispondere alla crisi all’interno del loro mandato, è importante che non togliamo nessuna soluzione dal tavolo.

Non abbiamo discusso oggi possibili situazioni legate al Mes, ma state certi che difenderemo l’euro e i nostri cittadini con tutto quello che abbiamo”, ha spiegato il presidente.

(di Chiara De Felice/ANSA)

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