Coronavirus in Italia: superati 20mila malati, vittime raddoppiate in un giorno

Frame video della conferenza stampa della Protezione Civile.
Frame video della conferenza stampa della Protezione Civile. (Video Ansa)

ROMA. – Nuovo boom di malati e di vittime colpite dal Covid-19 in Italia. La curva dei contagi da Coronavirus si avvia verso il picco atteso nei prossimi giorni, superando per ora quota 20mila. Sono invece 2.335 le persone guarite. E cresce ancora la spinta percentuale sui morti, che sono 1.809, aumentando le preoccupazioni per un nuovo record allarmante: in un solo giorno 368 decessi, più che raddoppiato rispetto a sabato.

Cifre il cui peso ricade in gran parte ancora sulla Lombardia per la quale, garantisce il premier Conte, “c’è massima attenzione”. La regione si avvia verso il tutto esaurito nei reparti di terapia intensiva degli ospedali, dove per fortuna gli ingressi giornalieri sono dimezzati, stando agli ultimi dati. Ma sembra non bastare. Per questo la Protezione Civile sta trasferendo costantemente i pazienti critici verso altre regioni, 40 dall’inizio dell’emergenza, sei solo oggi.

E da Borrelli e lo stesso governatore Fontana arrivano segnali distensivi dopo le accese polemiche delle ultime ore. “Sono felice che Guido Bertolaso possa dare una mano alla regione Lombardia e che possa essere di questa partita. Il mio rapporto con lui è ottimo e sarò felice di lavorare insieme a lui”, spiega il capo della Protezione Civile riferendosi alla nomina da parte della Regione dello stesso Bertolaso, in qualità di consulente.

Dal canto suo, il presidente della Lombardia chiarisce la sua volontà di “continuare a collaborare”, rilanciando l’obiettivo della creazione di un grande centro di rianimazione alla Fiera di Milano. Un’opzione che Borrelli non esclude, in attesa delle disposizioni che matureranno dal prossimo Cdm.

Anche Boccia, ministro per le Autonomie, intende smorzare i veleni: “Non n’è né tempo né voglia per rincorrere polemiche o sciacalli”, spiega. L’unico punto di attrito, al momento, resta la distribuzione di mascherine, che per l’assessore regionale Gallera è ancora carente: “qui ne sono state inviate 500mila, ma ne abbiamo bisogno di 300mila al giorno”, spiega aggiungendo che “forse non c’è la percezione della battaglia che stiamo vivendo qua”.

Il tutto in vista dell’approvazione del nuovo decreto sulle misure economiche anti-coronavirus, che destina 1,15 miliardi al finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard e 1,5 miliardi al Fondo per le emergenze nazionali.

Dal commissario Borrelli arriva anche un nuovo appello “per un richiamo alle regole: uscire soltanto per esigenze lavorative, cure mediche e spesa – dice -. Bisogna limitare al massimo i viaggi e le uscite fuori dalle abitazioni”.

E sul fronte dei controlli per il rispetto delle norme, si moltiplicano le infrazioni: 20.003 i denunciati per inottemperanza degli ordini dell’autorità, 493 per dichiarazione falsa a pubblici ufficiali, mentre sono 982 i titolari di esercizi commerciali denunciati. Misure rigide e controlli serrati.

Ma alcune Regioni corrono ai ripari con altri provvedimenti sui propri territori: fino al prossimo 3 aprile, chiunque arrivi in Basilicata, dall’Italia o dall’estero, per restarvi “anche temporaneamente”, dovrà comunicare la sua presenza e stare in quarantena domiciliare per 14 giorni.

In Valle d’Aosta Renzo Testolin ha emanato un’ordinanza che ne vieta l’ingresso ai non residenti e invita quelli presenti a rientrare a casa. Nel Comune di Ariano Irpino, ad Avellino, tutta la popolazione è stata messa in quarantena, dopo un’ordinanza del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, “visto l’aumento dei contagi verificato dai dati” riferiti alla stessa cittadina. Comune della provincia di Avellino.

I governatori di Sicilia e Calabria sollecitano invece l’intervento dell’esercito per contrastare gli arrivi dal Nord Italia nell’isola. “I prefetti sono stati avvertiti – dice il presidente Musumeci – si tratta di destinare una parte dei soldati che già sono su strada ai controlli nei punti di arrivo in Sicilia”.

(di Lorenzo Attianese e Matteo Guidelli/ANSA)

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