In Vaticano Pasqua senza pellegrini, la messa del Papa in tv

Effetto Coronavirus, Piazza San Pietro per la prima volta una domenica senza fedeli..
Effetto Coronavirus, Piazza San Pietro senza fedeli.. ANSA/FABIO FRUSTACI

CITTA’ DEL VATICANO. – Le migliaia di pellegrini che da sempre affollano il Triduo pasquale con il Papa quest’anno non ci saranno. Le modalità delle celebrazioni in Vaticano sono ancora “da valutare” ma una cosa è certa: nessuno potrà chiedere i biglietti per partecipare alle messe di quei giorni.

Se ci sarà qualcuno, nel rispetto delle distanze di sicurezza, saranno solo alcuni sacerdoti, suore o addetti vaticani, un po’ come avviene in questi giorni sia per la messa a Santa Marta del Papa sia per il rosario recitato in basilica. Resta confermato che ogni momento della Settimana Santa del Papa sarà trasmesso in tv, radio e web.

Ieri in tarda serata la Prefettura della Casa Pontificia, con una nota sul suo sito, aveva parlato di celebrazioni del Papa “senza la presenza fisica di fedeli”. Un avviso rivolto a chi sta appunto chiedendo i biglietti per il Triduo che non verranno quest’anno distribuiti ai fedeli, considerata l’impossibilità della “presenza delle tante persone che tradizionalmente chiedevano di partecipare”, come oggi spiegano dal Vaticano.

Una Pasqua dunque che si preannuncia diversa per tutti e anche per il Papa della ‘Chiesa in uscita’ che pure oggi, al termine dell’Angelus dalla Biblioteca, non ha resistito al saluto e alla benedizione della finestra del Palazzo apostolico. Un ‘abbraccio’ ad una piazza San Pietro completamente vuota.

Nel corso della preghiera mariana il Papa ha voluto dare, anche se da lontano, una ‘carezza’ ai tanti sacerdoti in prima linea, come in Lombardia, la regione più colpita in Italia dall’emergenza coronavirus. “Grazie tante per tutto lo sforzo che ognuno di voi fa per aiutare questo momento tanto duro, il Signore vi benedica la Madonna vi custodisca” ha detto rivolto a chi è accanto ai malati e alle persone fragili.

Il pensiero in particolare al vescovo di Milano, mons. Mario Delpini, “arcivescovo vicino al suo popolo e anche vicino a Dio nella preghiera. Mi viene in mente la fotografia della settimana scorsa: solo sul tetto del duomo pregando la Madonna”, ha ricordato Bergoglio.

Il pontefice ha parlato anche della “creatività dei sacerdoti: tante notizie mi arrivano dalla Lombardia su questa creatività. E’ vero, la Lombardia è stata molto colpita” ma ci sono “sacerdoti che pensano mille modi di essere vicini al popolo perché il popolo non si senta abbandonato. Sacerdoti con lo zelo apostolico che hanno capito bene che in tempi di pandemia non si deve fare il don Abbondio”.

La domenica, la prima senza messe in Italia e in altre parti d’Europa, era cominciata con la celebrazione a Santa Marta, che, dall’inizio dell’emergenza è come una ‘via crucis’ tra i tanti dolori di questo momento. Oggi il pensiero di Francesco è andato ai farmacisti, ai cassieri dei supermercati, agli addetti ai trasporti, ai poliziotti, cioè a “tutti coloro che stanno lavorando perché in questo momento la vita sociale, la vita della città, possa andare avanti”.

(di Manuela Tulli/ANSA)

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