Progetto Italia, Salini: “Nel 2019 lancio, ora Astaldi”

Un lavoratore all'entrata di una costruzione del gruppo Salini-Ipregilo Astaldi.
Un lavoratore all'entrata di una costruzione del gruppo Salini-Ipregilo Astaldi. (ANSA)

MILANO. – Il 2019 è stato l’anno del lancio di Progetto Italia, il nuovo polo delle costruzioni nel Paese, e il 2020 ne vedrà la piena realizzazione. Parola di Pietro Salini, amministratore delegato di Salini Impregilo, che dopo 12 mesi chiusi con nuovi ordini record per 8,1 miliardi di euro si dice fiducioso che si procederà come da previsioni con Progetto Italia, a partire dall’acquisizione di Astaldi, che ha le prossime tappe segnate proprio in questo mese.

Il gruppo Salini Impregilo, che con le nuove acquisizioni si avvia verso il cambio di denominazione in WeBuild, ha lanciato intanto un beauty contest per selezionare fondi infrastrutturali da qualificare come partner per lo sviluppo delle attività commerciali worldwide. Si tratta dei dieci maggiori fondi infrastrutturali mondiali, a cui sono state inviate proposte che prevedono investimenti in equity e, a quanto si apprende, tra i destinatari potrebbero esserci Antin, Apollo, Ardian, Kkr, Macquarie, Brooksfield e Canadian Pension.

Quanto a Progetto Italia, la proposta di concordato per Astaldi è già stata approvata in prima convocazione lo scorso 25 febbraio, con una maggioranza dell’80,05%, dagli obbligazionisti del prestito Uk da 240 milioni. Il 17 marzo è fissata poi a Roma, in seconda convocazione, l’assemblea dei titolari di bond del prestito Usa da 750 milioni, per cui la società stessa invita al voto elettronico, in coerenza col decreto della Presidenza del Consiglio dell’11 marzo per contrastare l’emergenza coronavirus. In prima convocazione non aveva avuto il quorum di presenze necessario alla validità.

Fatta salva la necessità di una terza convocazione, eventualmente il 24 marzo, ultimo appuntamento formale sarà ora l’adunanza dei creditori del 26 marzo. I commissari giudiziali, Enrico Proia, Piergiorgio Zampetti e Vincenzo Mascolo, hanno fatto sapere che per questa, proprio per le norme in vigore per il contrasto al virus, “si invitano i creditori che intendono partecipare all’adunanza a comunicare la loro presenza, anche se tramite procuratore speciale, entro il 18 marzo” ad apposita pec o posta elettronica.

I creditori che non avranno esercitato il voto nell’adunanza potranno farlo per telegramma o per lettera, per telefax o per posta elettronica nei venti giorni dopo la chiusura del verbale dell’adunanza.

(di Claudia Tomatis/ANSA)

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