Parte fiaccola olimpica, Tokyo: “Impensabile rinvio”

Presentazione della candidatura di Tokyo per le Olimpiadi di quest'anno
Presentazione della candidatura di Tokyo per le Olimpiadi di quest'anno. (ANSA)

ROMA.  – Si accende la fiaccola olimpica, ma trema lo sport mondiale, dai Giochi alle grandi corse a tappe di ciclismo. Il coronavirus miete vite umane e danni economici, e infligge bastonate anche allo sport, calcio e basket in primis.

Sullo sfondo, le Olimpiadi di Tokyo 2020 e le paure, attenuate solo un po’ dalla distanza temporale che divide l’attuale emergenza dalla data di apertura, il 24 luglio

Domani in Grecia, sulla grande spianata di Olimpia, luogo sacro dei Giochi antichi, parte con una triste cerimonia a porte chiuse la fiaccola con destinazione Tokyo. Ma nonostante le rassicurazioni del Cio aumentano le voci sui rischi che anche le Olimpiadi correrebbero. Anche le opinioni fra quanti sono coinvolti al massimo livello sono differenti.

Ieri un membro del comitato organizzatore, Haruyuki Takahashi, non ha escluso al Wall Street Journal un possibile rinvio di uno o due anni dei Giochi. Ma in Giappone non sono propensi ad arrendersi così presto e oggi la ministra alle Olimpiadi giapponese, Seiko Hashimoto, ha ribattuto seccamente che la cancellazione o il rinvio dei Tokyo 2020 è “inconcepibile”.  Tuttavia nel Paese aumenta il livello di allerta sul contagio e così in molte altre parti del mondo.

Il presidente Thoms Bach insiste nel confermare i Giochi  (“mai preso in considerazione rinvio o cancellazione”) ma gli esperti del Cio seguono con preoccupazione l’evolversi del contagio, e trapelano voci su altre possibili alternative, fra cui l’ipotesi di gare a porte chiuse, con la conta di possibili danni economici.

Ma la fiamma si accenderá domani a Olimpia, con 100 invitati invece di 700 e il premier greco che ha dato forfait: la regione di Olimpia, il Peloponnesop, é tra quelle più colpite dai casi di coronavirus. Prima tedofora sará una donna, Anna Korakaki, campionessa olimpica di tiro a segno.

Se Tokyo si preoccupa anche il grande ciclismo comincia a interrogarsi. Oggi il capo della Uci, David Lappartient, ha confermato dall’alto del suo ruolo tutte le preoccupazioni sul rischio cancellazione di Giro d’Italia e Tour de France:  “sarebbe una catastrofe”. Giorni fa erano saltate Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo.

A conferma di un quadro negativo che non vede ancora sbocchi, oggi si registra anche la decisione di sospendere le partite di Eurolega di basket previste in Italia, mentre a breve anche la federcalcio spagnola dovrebbe disporre lo stop della Liga.

 

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