L’Iran chiude le scuole. Francia e Gb: “Noi mai”

Un turista indossa la mascherina davanti all'Arco di Trionfo di Parigi.
Un turista indossa la mascherina davanti all'Arco di Trionfo di Parigi.(ANSA- EPA/IAN LANGSDON)

ROMA. – L’Iran chiude scuole e università per un mese per limitare la diffusione del coronavirus mentre Francia e Gran Bretagna decidono di tenerle aperte e l’India opta per lo stop alle primarie solo nella capitale New Delhi. Il mondo si divide sull’efficacia delle misure di contenimento del contagio che passa dalle aule e va in ordine sparso. Sono finora oltre 290 milioni gli studenti a casa e 13 i Paesi che hanno deciso la chiusura, secondo i dati Unesco.

Teheran, al terzo posto per contagi con 3.513 casi dopo Cina e Corea del Sud, ha decretato la chiusura delle scuole e delle università in tutto il Paese dopo l’interruzione degli evento culturali e sportivi e la riduzione dell’orario di lavoro. Lo stop alle lezioni, fino al 20 marzo, sarà seguito da due settimane di chiusura per Nowruz, il capodanno persiano.

Un netto no alla chiusura arriva invece da Francia (423 casi) e Regno Unito (115 casi). E’ stato il ministro dell’Istruzione di Parigi, Jean-Michel Blanquer, a chiarire che “qualunque sia lo scenario, non prevediamo di chiudere le scuole e le università”. Almeno come misura generalizzata: sono infatti 120, riporta France 24, le scuole chiuse temporaneamente in varie zone del Paese. Anche per il ministro della Sanità britannico Matt Hancock – che giudica inutile “cancellare eventi pubblici” di massa su larga scala – l’ipotesi di uno stop a scuole e college a causa dell’emergenza coronavirus è al momento fuori discussione.

Una misura che “non produrrebbe benefici clinici, ma avrebbe enormi costi economici e sociali”. Una valutazione affiancata da quella del professor Chris Whitty, principale consigliere medico del governo di Londra, secondo il quale decisioni di questo tipo avrebbero “effetti limitati”.

Scelgono invece la chiusura delle primarie, ma solo nella capitale Delhi, le autorità indiane. Lo stop, previsto fino al 31 marzo, è stato annunciato dal governo del premier Narendra Modi “come misura precauzionale” per evitare il diffondersi del Coronavirus tra i bambini”. I casi ufficialmente accertati in India sono saliti a 30, ma si avanza da più parti il dubbio che le cifre reali siano decisamente più alte.

Sale l’allarme anche negli Stati Uniti, con 161 contagi accertati in 15 Stati. A Seattle, una delle aree più colpite con 27 casi e 10 vittime, l’amministrazione cittadina ha deciso di chiudere le scuole per due settimane. In Giappone (360 casi) il premier Shinzo Abe aveva già ordinato dal 2 marzo la chiusura di tutte le scuole elementari e superiori per almeno due settimane.

A casa da giorni e fino al 23 marzo anche tutti gli studenti della Corea del Sud, secondo Paese al mondo dopo la Cina con oltre 6.000 contagi.

(di Eloisa Gallinaro/ANSA)

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