Fiat non si ferma, ecco Nuova 500 full electric

La Fiat 500 electric.
La Fiat 500 electrica. (ANSA)

MILANO.  – Un antidoto contro la paura, proprio come la sua antenata nel Dopoguerra. Nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus, Fca presenta la Nuova 500 full electric. Palcoscenico dell’anteprima mondiale una Milano “che non si ferma”, proprio come la Fiat che, dopo l’annullamento del Salone di Ginevra, ha scelto di ripartire da questa auto icona, una “carica positiva”, un “pieno di energia” per guidare l’ultima rivoluzione della mobilità.

“Eravamo pronti a scendere nell’arena ma ci hanno chiuso il Colosseo – spiega il responsabile del brand Fiat, Olivier Francois – Chiunque avrebbe accusato il colpo, quando hanno cancellato Ginevra. Noi, invece, abbiamo deciso di fare qui il Salone”. Una “idea folle”, nata soltanto due giorni fa nell’ufficio del sindaco Giuseppe Sala e diventata realtà al primo piano della Triennale, le sedie a un metro l’una dall’altra per limitare gli eventuali contagi, come stabilito dalle disposizioni sanitarie. Al posto del soliti discorsi, sul maxischermo un filmato di Milano: il Duomo, la Scala, piazza Gae Aulenti sono lo spartito su cui va in onda “la voce della creatività italiana”.

“Che il coronavirus abbia un impatto sulle vendite non c’è dubbio, ma siamo fiduciosi che sia di breve tempo”, osserva Francois, convinto che il nuovo modello saprà conquistare la leadership del segmento elettrico dopo “due mesi di vendite abbastanza soddisfacenti” per il marchio. A patto che dal governo arrivino le risposte tanto attese. Sulle infrastrutture come sugli incentivi, che il manager spera “cospicui” per abbattere i 37.900 euro del prezzo di lancio per il modello top di gamma.

La prima city car con guida autonoma di livello 2, prima auto Fca equipaggiata con il sistema di infotaiment di quinta generazione, è una “novità epocale” anche perché dopo cinquant’anni la sua produzione torna a Torino, dove il 4 luglio è in programma il lancio ufficiale. L’inizio della produzione è prevista per giugno, con le prime consegne da agosto-settembre.

Per il 2020 si calcola che ne verranno distribuite 500 unità per ciascuno dei 28 Paesi europei in cui sarà commercializzata, ma l’America non è un miraggio. “Se c’è domanda, soprattutto in California, noi siamo pronti”, dice Francois, che definisce “enorme” l’investimento fatto a Mirafiori. Per questo motivo la piattaforma, 80 mila unità l’anno a pieno regime, “non è destinata ad essere orfana – precisa il manager – ma ci saranno altri sviluppi”.

(di Alessandro Galavotti/ ANSA)

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