Inflazione rallenta a febbraio, no effetto Coronavirus

Una anziana paga la frutta acquistata in un mercato a Pisa in una foto d'archivio.
Una anziana paga la frutta acquistata in un mercato a Pisa in una foto d'archivio. (ANSA / FRANCO SILVI)

ROMA.  – L’inflazione rallenta a febbraio ma al momento non ci sono effetti diretti legati alla frenata dei consumi per l’emergenza Coronavirus. I dati provvisori per il mese, infatti, sono stati raccolti entro il 23 febbraio quando il contagio in Italia era appena iniziato.

Secondo i dati Istat pubblicati oggi l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività è rimasto invariato rispetto a gennaio 2020 ed è aumentato dello 0,4% sul febbraio 2019, in rallentamento rispetto a quanto registrato a gennaio (+0,5% annuo).

La decelerazione è legata prevalentemente alla dinamica dei beni energetici non regolamentati (da +3,2% annuo a +1,2%), dei servizi relativi ai trasporti (da +2,6% a +1,5%), ai tabacchi e ai beni alimentari non lavorati. L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici restano entrambe stabili allo 0,8% annuo, il doppio di quella complessiva. L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dello 0,4% su gennaio a causa principalmente delle ulteriori riduzioni di prezzo registrate per i saldi invernali del settore abbigliamento e calzature delle quali il Nic non tiene conto.

A febbraio quindi non ci sono stati effetti del Coronavirus sui prezzi mentre sui consumi si è registrato un aumento delle vendite degli igienizzanti (senza che questo si sia però riflesso sui prezzi di questi prodotti). Preoccupazione per questi dati è stata espressa dalla Confcommercio che parla di “economia bloccata” e sottolinea che “appare sempre meno probabile evitare la recessione”.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (quelli del cosiddetto carrello della spesa) sono aumentati a febbraio dello 0,4% rispetto a gennaio e dello 0,7% rispetto a febbraio 2019 con una lieve accelerazione rispetto a gennaio. Rispetto a gennaio sono diminuiti i prezzi dei trasporti (-0,9%) e delle comunicazioni (-0,6%) che segnano un passo indietro anche su febbraio 2019 (-4,3%). Per i servizi ricettivi e della ristorazione si registra un +0,1% dei prezzi sul mese e un +1,4% sull’anno mentre i prezzi dei prodotti alimentari segnano un avanzamento dello 0,5% su gennaio e dello 0,7% su febbraio 2019.

Le associazioni dei consumatori fanno i calcoli su quanto peserà il lieve aumento dei prezzi sui conti delle famiglie con cifre che vanno dagli 88 euro per l’Unione consumatori ai 118 per la Federconsumatori che ipotizza una speculazione sui prodotti igienizzanti avvenuta on line negli ultimi giorni del mese.

(di Alessia Tagliacozzo/ANSA)

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