Prese a martellate l’antidoping, otto anni a cinese Yang

Il nuotatore cinese Sun Yang alza il braccio in segno di vittoria nella finale 400 metri stile libero al Duna Arena durante il 17th FINA World Championships 2017 in Budapest, Hungria.
Il nuotatore cinese Sun Yang alza il braccio in segno di vittoria nella finale 400 metri stile libero al Duna Arena durante il 17th FINA World Championships 2017 in Budapest, Hungria. (ANSA-EPA/PATRICK B. KRAEMER)

ROMA – Otto anni di squalifica per doping e probabilmente nemmeno finisce qui. Per la star cinese del nuoto, Sun Yang, vincitore di 3 ori olimpici e 12 titoli mondiali, detentore del record del mondo sui 1500 sl, tanto popolare in patria quanto visto con sospetto dai suoi rivali, il tribunale arbitrale dello sport ha calato oggi  la sua mano pesante.

Il 28enne campione, da anni al centro di polemiche per il sospetto uso di doping è stato squalificato per aver distrutto a colpi di martello le provette con i campioni prelevati durante un controllo a sorpresa il 4 settembre del 2018. La decisione del Tas è l’ultima istanza della giustizia sportiva, resta a Sun Yang solo l’appello al tribunale federale svizzero.

La tempistica, la gravità delle accuse e l’entità della condanna segnano  l’addio del campione alle Olimpiadi di Tokyo e ancor di più alla sua carriera. Non è neanche sicura la conservazione dei titoli mondiali vinti l’anno scorso a Gwanju e le medaglie olimpiche di Rio de Janeiro e Londra. La sentenza infatti non ha valore retroattivo, ma se l’antidoping decidesse di indagare ulteriormente sui prelievi del passato c’è il rischio che la situazione di Yang possa aggravarsi.

Già nel 2014 il nuotatore cinese era incappato nelle maglie dell’antidoping, prendendosi tre mesi di squalifica per l’uso di trimetazidina, prodotto proibito.

Negli ambienti sportivi gli exploit di Yang sono spesso stati guardati con sospetto, addirittura nel 2019  l’australiano Mike Horton, medaglia d’argento, rifiutò di salire sul podio dei 400 sl ai Mondiali di Gwanju, con il vincitore Yang; il gesto di Horton fu salutato da una standig ovation degli atleti. Episodio poi ripetuto al momento della premiazione dei 200 sl, con il britannico Scott Duncan che si rifiutò di stringere la mano e di posare per la foto di rito sul podio con il cinese, anche in quel caso giunto primo.

A Tokyo Sun Yang sarebbe stato il grande favorito per la vittoria di 400 e 800 sl, ora invece a pochi mesi dai Giochi dovrà rincorrere la giustizia sportiva e sarà una gara difficile da vincere.

Lascia un commento