L’Italia fa paura, crociera Msc respinta ai Caraibi

La nave crociera Msc Meraviglia naviga nella bahia di New York nell'ottobre 2019.
La nave crociera Msc Meraviglia al suo debutto a New York nell'ottobre 2019. (ANSA)

ROMA.  – Si stringe il cordone sanitario del mondo attorno all’Italia, ormai percepita come un focolaio sempre più pericoloso del coronavirus. E mentre crescono gli stop ai voli provenienti dal nostro Paese, si moltiplicano anche i contagi all’estero tra coloro che hanno soggiornato nelle ultime settimane nelle regioni del Nord epicentro della malattia. A una nave da crociera della Msc è stato impedito lo sbarco in Giamaica e alle isole Cayman, nel timore – poi rivelatosi infondato – di contagi. Ma è il segnale a preoccupare.

“Non sono accettabili” le limitazioni nei confronti degli italiani, è la risposta del premier Giuseppe Conte che rivendica la “linea di massimo rigore e trasparenza” tenuta dall’Italia. Mentre la Farnesina parla di “preocupante proliferazione di notizie inaccurate ed allarmistiche sulla situazione sanitaria nel nostro Paese” e lancia una campagna d’informazione corretta all’estero, così come annunciato da Luigi Di Maio, anche attraverso report giornalieri alle nostre ambasciate.

Ma la paura dilaga dalla Russia alla Turchia, dal Salvador alla Giordania, a Israele. Rospotrebnadzor, l’autorità di Mosca per la sicurezza dei consumatori, ha esortato i russi a evitare di recarsi in Italia, Corea del Sud e Iran “fin quando la situazione epidemiologica non si sarà stabilizzata”. Anche la Turchia ha sconsigliato i viaggi nelle regioni colpite dal coronavirus in Italia.

La Royal Jordanian Airlines, la compagnia di bandiera giordana, ha sospeso i suoi voli per Roma a partire da oggi e fino a nuovo ordine. Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha disposto come misura per prevenire il contagio il divieto di ingresso nel Paese per chi arriva da Italia e Corea del Sud. Perfino Pechino, che teme il “contagio di ritorno”, ha deciso che chi atterra nella capitale cinese “da aree con gravi situazioni epidemiche” è tenuto a un periodo di 14 giorni di auto-quarantena. L’Italia non viene nominata esplicitamente, ma il riferimento è scontato. Infine Israele, dove la quarantena per chi arriva dall’Italia potrebbe scattare da domenica prossima.

Ha evocato poi l’ombra sinistra della Diamond Princess il divieto delle autorità giamaicane e quello delle Cayman allo sbarco programmato della nave da crociera Msc Meraviglia solo per la notizia di una normale influenza di un membro dell’equipaggio. La compagnia, con un comunicato, ha rassicurato che “nessun caso di coronavirus è stato segnalato a bordo”. Ma la decisione dei due Paesi presa nonostante la consegna delle cartelle cliniche di passeggeri ed equipaggio è un indizio chiaro del clima che circonda l’Italia.

Misure precauzionali anche per gli eurodeputati che nelle ultime due settimane hanno visitato Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, invitati a rispettare 14 giorni di isolamento.

Anche se la Commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, ha riconosciuto all’Italia di aver messo in atto “misure risolute e veloci”. Così come l’Oms, il cui direttore per l’Europa Hans Kluge ha spezzato una lancia a favore dell’Italia.

Ma i segnali di allarme si moltiplicano comunque. Non ci sono prenotazioni sui voli per Milano della British Airways e così la maggiore compagnia aerea britannica ha deciso di sospenderne 22 tra oggi e l’11 marzo. Allarme anche nelle università americane: cinque di esse – Elon University, Fairfield University, Florida International University, New York University e Syracuse University – hanno cancellato i programmi di studio in Italia, quasi tutti a Firenze. Mentre la Germania ha deciso di non sconsigliare per ora i viaggi nel Nord Italia, anche se uno dei casi positivi nel Land del Baden-Wuerttemberg è un uomo rientrato da una delle zone di contagio in Italia.

E sembra inarrestabile il dilagare delle infezioni legate a viaggi e permanenze nelle regioni del nord del Paese. É un italiano dipendente dell’Eni arrivato dalla provincia di Lodi il primo malato in Algeria. Come pure ha viaggiato di recente nelle stesse aree la donna, prima a contrarre il coronavirus in Grecia, che ora è ricoverata in un ospedale di Salonicco.

La lista di persone contagiate in Italia si allunga al Brasile (un uomo di 61 anni), alla Finlandia (una donna ricoverata a Helsinki), alla Croazia (un uomo che lavora a Parma). Intanto a Tenerife sono in totale quattro gli italiani positivi al coronavirus nell’hotel di Adeje isolato ieri. In Spagna sono dieci in tutto i contagiati: cinque sono italiani.

(di Eloisa Gallinaro/ANSA)

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