Serie A: la Juventus vince, la Lazio batte Inter ed è seconda

La felicità di Sergej Milinkovic-Savic dopo il gol del 2-1 con cui la Lazio batte l'Inter.
La felicità di Sergej Milinkovic-Savic dopo il gol del 2-1 con cui la Lazio batte l'Inter. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. La Juventus fa il suo dovere senza strafare battendo un Brescia in dieci per un’ora ma dopo il posticipo guardandosi alle spalle non trova più l’Inter ma la Lazio, che vince in rimonta il big match all’Olimpico sui nerazzurri grazie alle sue stelle più brillanti, Immobile e Milinkovic-Savic.

Prova opaca dell’Inter, lontana parente di quella del secondo tempo del derby, e che si trova in vantaggio un po’ a sorpresa nel finale del primo tempo per una rete di Young, abile a riprendere un’incerta respinta di Strakosha su bordata di Candreva.

Una rete che rompe l’equilibrio di un primo tempo molto tattico e dominato dal controllo delle difese. Unica fiammata una traversa colpita da lontano da Milinkovic. A inizio ripresa, la Lazio pareggia subito su rigore per un fallo di De Vrji su Immobile, che non sbaglia e sale a 26 reti in campionato, e al 24′ completa la rimonta con Milinkovic, abile a sgusciare in area tra una selva di interisti e a battere Padelli.

L’Inter fa poco per replicare e la serata all’Olimpico è una festa biancoceleste.

Dybala e Cuadrado fanno ripartire i bianconeri mentre si fa incandescente anche la volata per l’Europa perchè il Verona pareggia a Udine e viene raggiunta al sesto posto a 35 punti dal Parma che rispolvera Gervinho che segna il gol decisivo contro un Sassuolo che non sfrutta molte occasioni.

Riparte il Napoli, che dopo il ko di Lecce vince a Cagliari con un gol di Mertens e si riporta a due lunghezze dalla zona Europa. Il risultato più eclatante lo raccoglie la Fiorentina che riscatta un lungo periodo grigio travolgendo in trasferta la Sampdoria 5-1 con doppiette di Vlahovic e Chiesa. Per la Samp di Ranieri è un ko disastroso perché le vittorie del Lecce e del Genoa alzano la quota salvezza.

Si sente l’assenza di Ronaldo e la Juve svolge il suo compitino all’inizio con poca fluidità, ma la pratica viene archiviata contro un Brescia falcidiato dalle assenze, a cui si aggiunge l’infortunio di Alonso che promuove il terzo portiere Andrenacci. Ma l’aiuto decisivo lo confeziona Aje’ che rimedia due gialli in 3′, lascia il Brescia in dieci al 37′ procurando la punizione che Dybala trasforma con un colpo di biliardo e poi bacchetta i tifosi per i fischi precedenti.

Ma la superiorità numerica, gli attacchi in massa a lungo non sortiscono effetto fino al raddoppio di Cuadrado, che dà più serenità alla squadra che colpisce un palo con Betancourt e una traversa con Dybala. Sarri può essere contento per i tre punti e il ritorno in campo del lungodegente Chiellini, ma deve incassare anche un infortunio di Pjanic che potrebbe avere conseguenze.

Si infiamma la corsa per l’Europa League col Verona che però si deve accontentare del pari in casa dell’Udinese. E’ il nono risultato utile consecutivo, che corrisponde all’equilibrio in campo coi friulani che attaccano di piu’ ma sono dei veneti le migliori occasioni con Kumbulla e Zaccagni.

Continua a salire imperiosamente il Parma, che agguanta il Verona, vincendo il derby col volitivo Sassuolo che le prova tutte per recuperare. Gli ospiti sfoggiano azioni in contropiede micidiali e Cornelius cucina per Gervinho un assist che non puo’ fallire. Il Sassuolo, reduce da ottime prestazioni, sfiora in varie occasioni il pari con Obiang e Caputo. Al resto pensa il portiere Colombi.

Il Napoli porta a casa tre punti importanti dalla Sardegna, ottenendoli col minimo sforzo, una rete di Mertens nella ripresa, in una partita giocata in maniera non brillante da entrambe le squadre. Gattuso lascia Insigne in panchina inserendolo solo dopo un’ora di gran possesso palla e di scarse occasioni e poco dopo gli azzurri vanno in gol. La reazione del Cagliari è velleitaria, non impensierisce mai Ospina e Maran deve così incassare la seconda sconfitta consecutiva. L’ultima vittoria dei rossoblù risale ormai a inizio dicembre.

La Fiorentina dopo tante sofferenze trova la sua giornata di gloria travolgendo 5-1 la Sampdoria, che comincia di nuovo a temere per la sua classifica. Il riscatto viola è favorito da una sciagurata autorete di Thorsby e da due rigori per falli di Gaston Ramirez e di Murri, che viene espulso per doppio giallo, che poi vengono trasformati da Vlahovic e Chiesa.

La ripresa, in parità numerica per il rosso a Badelj ma con l’euforia del vantaggio, è una passeggiata per i viola che arrotondano ancora con i due attaccanti lasciando in ambasce la Samp di Ranieri, risucchiata nella bolgia per la salvezza, che non può certo consolarsi col gol della bandiera di Gabbiadini.

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