Altri 39 casi sulla Diamond: ”Qui è sempre più dura”

La nave da crociera Diamond Princess bloccata e messa in quarantena nella baia di Yokohama, Giappone.
La nave da crociera Diamond Princess bloccata e messa in quarantena nella baia di Yokohama, Giappone. (ANSA- EPA/JIJI PRESS JAPAN)

ROMA. – A bordo della Diamond Princess la prima settimana di quarantena si fa sentire. Le migliaia di persone confinate nelle loro cabine non vedono l’ora che l’incubo finisca: “Qui è sempre più dura”, raccontano alcuni degli sfortunati protagonisti di questa vicenda, emblematica  del disagio e dell’ansia causati dell’epidemia di coronavirus.

La nave da crociera bloccata nella baia di Yokohama dallo scorso 5 febbraio è diventata il più grande bacino di contagi fuori dalla Cina. Altri 39 casi di infezione sono stati registrati dopo 53 nuovi test, portando il numero fin qui rilevato a 175, sui 3.700 a bordo (tra cui 35 italiani, nessuno dei quali risulta contagiato). Tra i nuovi casi anche un dipendente del ministero della Salute giapponese che stava conducendo un’ispezione. Finora sono state testate oltre 500 persone, puntando soprattutto su quelli che hanno mostrato sintomi o sono stati in contatto con persone malate (il primo caso segnalato è stato di un 80enne di Hong Kong sceso dalla nave il 25 gennaio). L’obiettivo delle autorità sanitarie giapponesi è aumentare il numero dei 300 test giornalieri per arrivare a 1000 al giorno entro il 18 febbraio, un giorno prima della programmata fine della quarantena.

Nel frattempo il resto dei passeggeri che non sono stati trasferiti in ospedale, ancora la stragrande maggioranza, sono costretti alla clausura, a parte qualche momento sul ponte, indossando la mascherina. L’ora d’aria, tuttavia, non basta ad allentare la tensione. “Una donna anziana ha pianto per due ore la scorsa notte chiusa nella sua cabina, tenendo tutti svegli”, ha raccontato una coppia di britannici, David e Sally Abel, che si trovava a bordo della nave per festeggiare le nozze d’oro.

“Ogni giorno è più faticoso del precedente. Si occupano di noi ma siamo confinati nella nostra cabina ed è dura. Siamo alla seconda settimana e ci sembra un’eternità”, hanno confessato. “L’ansia cresce” per i nuovi contagi, ha raccontato un’altra passeggera, Yardley Wong, chiedendosi se lei o la sua familia saranno i prossimi ad ammalarsi.

Di questa odissea sono protagonisti loro malgrado anche 35 italiani, tra cui 25 membri dell’equipaggio ed il capitano, Gennaro Arma, anche se nessuno avrebbe contratto il coronavirus.

Gli stessi ufficiali ammettono che la situazione è in continua evoluzione, ma allo stesso tempo cercano di tranquillizzare gli ormai ex turisti. “Stiamo seguendo le ultime e le migliori linee guida per la salute pubblica emesse dalle autorità”, ha spiegato uno di loro, scusandosi a nome dell’equipaggio per le interruzioni periodiche di internet.

La Diamond, ha spiegato, ha la più ampia banda di connessione di ogni altra nave al mondo, ma ci sono anche tantissimi telefonini collegati. Per guardare un film on demand, per fare qualche gioco on-line e comunicare con amici e familiari attraverso i social: insomma, per fare passare un tempo che sembra infinito. Per tutti loro, almeno, ci sarà la consolazione che la compagnia proprietaria della nave – la Princess Cruises – ha assicurato il rimborso totale della vacanza, inclusi i passaggi aerei o di terra, hotel ed escursioni programmate.

(di Luca Mirone/ANSA)

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