Verona formato Europa, la Juventus finisce ko

Contrasto tra Fabio Borini e Adrien Rabiot nella partita vinta dal Verona contro la Juventus.
Contrasto tra Fabio Borini e Adrien Rabiot nella partita vinta dal Verona contro la Juventus. ANSA/FILIPPO VENEZIA

ROMA. – Straordinario Verona. Non basta l’ennesima meravigliosa perla di un Ronaldo, alla 10ma rete di fila in campionato, sempre al top per impedire ai gialloblù di Juric di battere i bianconeri e issarsi, momentaneamente al sesto posto della classifica.

La Juve è sulle spalle del suo campione, ma solo Ronaldo nella trasferta veneta risponde presente. Colpisce un palo, sfiora il gol già nella prima frazione. Poi nella ripresa confeziona un’altra delle sue meraviglie. Parte dal proprio centrocampo scambia in velocità con Betancur e inchioda con un diagonale millimetrico Silvestri.

La Juve ha la partita in mano, ma lascia ancora spazio al Verona che con Borini sfrutta le amnesie dei bianconeri. Poi il Var, protagonista nella prima frazione nell’annullare una rete a Kumbulla, richiama l’attenzione di Massa. Scomposto e falloso l’intervento di Bonucci che di mano devia l’ennesimo tentativo di Kumbulla. Rigore che Pazzini trasforma.

Nella prima frazione il Verona parte a mille. Gli scaligeri sono determinati a confermarsi su alti livelli e aggrediscono una Juventus che scende al Bentegodi con la voglia di vincere e mettere pressione ulteriore a Inter e Lazio in campo dopo i bianconeri.

3-4-2-1 per Juric che schiera Borini punta unica con Pessina e Zaccagni a supporto. Faraoni e Lazovic esterni con Amrabat e Veloso in mezzo al campo. In difesa Rrahmani, Kumbulla e Gunter.

Sarri risponde col 4-3-3 con Douglas Costa, Higuain e Ronaldo in attacco. A centrocampo Bentancur, Pjanic e Rabiot. Cuadrado e Alex Sandro esterni con Bonucci e de Ligt al centro della difesa.

Il Verona crea un paio di ghiotte opportunita’, attaccando sugli esterni e pressando alto. Faraoni sfiora il gol chiamando alla risposta Szczesny. Verona che passa sulla punizione di Veloso, l’incertezza di Bonucci e quella di Szczesny e la deviazione di testa di Kumbulla. Ma il Var con Fabbri segnala un fuorigioco millimetrico.

La Juve si accende a tratti, ma quando lo fa son dolori. Douglas Costa di sinistro centra la traversa dal limite, Ronaldo il palo alla sinistra di Silvestri dopo una bella azione personale.

Nella ripresa gli allenatori non mettono mano alle squadre, l’equilibrio regna sovrano sino alla magia di Ronaldo. Ma la Juve compie l’errore di pensare che il Verona sia addomesticato, non alza la concentrazione e i gialloblu hanno vita e forza da vendere.

Prima Borini, poi il rigore di Pazzini grazie al Var mandano in paradiso il Bentegodi di fede Hellas. La Juve guarda con paura alle sfide di Inter e Lazio, il Verona sogna incredibilmente l’Europa.

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