Sarri: “Attenti al Verona, è gran realtà”

Una immagine- elaborazione sullo scontro Hellas Verona-Juventus di questo sabato.
Una immagine- elaborazione sullo scontro Hellas Verona-Juventus di questo sabato. (ANSA)

TORINO. – Maurizio Sarri non avrà bisogno di impegnarsi per far capire ai calciatori della Juventus quanto sia complicata la trasferta di Verona. “Penso che la consistenza dell’avversario sia palese”, l’affermazione del técnico bianconero, avvalorata dal cammino fino a oggi compiuto dagli scaligeri, reduci dal pareggio imposto alla Lazio all’Olimpico dove proprio la Juventus ha conosciuto l’amaro sapore della prima sconfitta stagionale: “Il Verona sta facendo una grande stagione, è imbattuto da diverse partite, è guidato da un allenatore di altissimo livello: è una squadra pericolosissima”.

In definitiva “una partita difficile”, che i bianconeri affronteranno con la voglia di conquistare i tre punti ed assistere alle insidiose sfide delle inseguitrici. Oltre ad affidarsi a Ronaldo, reduce da nove partite con almeno un gol e dalla serata di Sanremo – “non ho visto il Festival, ma sono certo che Ronaldo si sarà riposato al meglio” -, Sarri  sta studiando alcune novità che potrebbero regalare il nuovo volto della Juventus: “Sceglierò il modulo in relazione ai giocatori che danno maggiori garanzie, siamo pronti a giocare con il trequartista o con il tridente”.

Non solo, visto che nel cantiere della Continassa sarebbe pronto ad essere varato un tridente leggero, con Dybala ‘falso nueve’, opzione che aiuterebbe a mettere in difficoltà le coperture a uomo di Juric: “Potrebbe essere utile avere un attaccante che apre gli spazi, ma poi quando sono aperti avere un centravanti che attacca la profondità sarebbe altrettanto importante. Non escludo nulla”.

Una delle poche certezze, oltre a Szczesny in porta e alla línea difensiva composta da Bonucci e de Ligt con Cuadrado e Alex Sandro sulle fasce, è Adrien Rabiot, passato da mistero a punto fermo in chiave futura: “Rabiot sta bene, è in crescita ed è in un buon momento. Non dobbiamo scordare chi è Matuidi e le sue caratteristiche, che sulla lunga distanza ci torneranno utili, ma in questo momento penso sia giusto dare continuità ad Adrien visto che sta acquisendo fiducia”.

La stessa fiducia che anima la quotidianità di Chiellini, fermatosi il 30 agosto per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro: “Siamo nei tempi previsti dopo l’intervento, alterna lavori individuali e lavori collettivi. Per noi è già tanto averlo in gruppo in questo momento, è clinicamente guarito, ma oggi contano solo le sue sensazioni”.

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