Brescia: Cellino cambia ancora, via Corini ecco Lopez

Eugenio Corini raccoglie un pallone al bordo del campo durante la partita del Brescia contro la Juventus nel 2019.
Eugenio Corini raccoglie un pallone al bordo del campo durante la partita del Brescia contro la Juventus nel 2019. (ANSA/FILIPPO VENEZIA)

ROMA.  – L’era di Eugenio Corini alla guida del Brescia é terminata con un messaggio lasciato appeso alla porta dello spogliatoio e indirizzato a quella che continuera’ a considerare la sua squadra: “Mi sarebbe piaciuto continuare a combattere al vostro fianco ma non e’ stato possibile… Grazie per tutto quello che mi avete dato (tantissimo), avrete per sempre un posto speciale nel mio cuore. Un grande in bocca al lupo”.

Cosi’ si é chiuso un capitolo che si era aperto nel settembre del 2018 e che aveva portato alla vittoria dello scorso campionato di serie B con 67 punti in classifica. Poi, il duro impatto con la serie A e i problemi di convivenza con il presidente Massimo Cellino che giá lo aveva esonerato una prima volta in novembre in quel caso per fare posto a Fabio Grosso la cui parentesi duró appena tre partite prima del ritorno di Corini acclamato a furor di popolo.

Il rapporto con il numero uno sembrava essere ripartito col piede giusto, ma era stata un’illusione, svanita di fatto dopo il ko di sabato a Bologna dove, in tribuna, era presente Diego Lopez  che questa mattina ha sostituito il tecnico bresciano alla guida delle rondinelle: é  a lui che Cellino, che lo ebbe per 13 anni capitano al Cagliari e che gli offrí la prima esperienza in serie A alla guida dei sardi, ha affidato la disperata missione salvezza.

Lopez é salito in sella questo pomeriggio e nonostante la squadra sia ultima e la piazza avesse a sua volta cominciato a mettere in discussione Corini, quella che il tecnico uruguaiano raccoglie e’ un’eredita’ pesante per via del rapporto empatico che il suo predecessore aveva saputo creare con la tifoseria. Un epilogo quasi scontato, quello dell’arrivo di Lopez che giá in novembre era stato vicino al Brescia e la cui ombra da tempo aleggiava, eppure inatteso nella tempistica visto che soltanto domenica il club aveva rinnovato la fiducia a Corini con tanto di comunicato stampa. Ma giá lunedí- mentre Corini era a Coverciano dove avrebbe ricevuto la delusione per la mancata vittoria della panchina d’argento per la passata stagione –  nella testa di Cellino erano sorti nuovi dubbi che hanno portato alla rottura definitiva.

Consumatasi sulla scia di un mercato concluso in maniera deludente dal punto di vista dell’allenatore che avrebbe voluto altri rinforzi oltre a Skrabb e Bjarnason. Le frizioni si sono cosí fatte insanabili. E adesso tocca a Lopez  – che ha firmato un contratto di due anni e mezzo per un progetto destinato sulla carta a continuare anche in caso di retrocessione – tentare di far ripartire una squadra che ha collezionato solo 15 punti in 22 partite.

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