Bolivia elezioni: Morales candidato a senatore per il Mas

Il presidente di Bolivia Evo Morales pronuncia un discorso a La Paz, dopo le denuncie di frode elettorale nell'ottobre 2019.
Il presidente di Bolivia Evo Morales pronuncia un discorso a La Paz, dopo le denuncie di frode elettorale nell'ottobre 2019. (ANSA- EPA/Martin Alipaz)

LA PAZ. – Generando una certa sorpresa, il Movimento al socialismo (Mas) ha annunciato ieri a La Paz che l’ex presidente Evo Morales, attualmente rifugiato in Argentina, è stato iscritto al primo posto nella lista elettorale del partito per il Senato, a Cochabamba. Lo confermano il portale di notizie Erbol e il quotidiano El Deber.

Nei giorni scorsi Morales aveva denunciato che Patricia Hermosa, il suo avvocato, che aveva la sua procura da consegnare al Tribunale supremo elettorale (Tse), era stata arrestata ed i documenti elettorali sequestrati.

Ma oggi il leader dei “cocalero” Leonardo Loza ha rivelato che l’iscrizione di Morales è stata perfezionata ieri, ultimi giorno per farlo, senza spiegare però in che modo questo sia stato possibile.

Dal canto suo, Morales ha dichiarato che il suo avvocato ed ex ministro Wilfredo Chavez è entrato nell’ambasciata argentina per proteggersi da un presunto mandato di arresto nei suoi confronti, del quale il governo ad interim di Jeanine Anez nega l’esistenza.

“Grazie alla Repubblica argentina, Wilfredo Chavez si trova in buone mani presso gli uffici dell’ambasciata argentina”, ha detto Morales in un’intervista con la radio Kawsachun Coca, riportata da diversi media boliviani e sudamericani.

Morales sostiene che Chavez sia destinatario di un mandato di arresto, e lo stesso avvocato ha riferito su Twitter di un tentativo di cattura. Tuttavia, il ministro dell’Interno, Arturo Murillo, nega l’esistenza di tale mandato di arresto, sottolineando in ogni caso che Chavez è sotto indagine. Il ministro ha poi attaccato Morales, dichiarando che avrebbe uno “stato mentale preoccupante”.

Chavez ha riferito su Twitter che il “governo de facto” avrebbe cercato di impedirgli di registrare la candidatura di Morales alle elezioni generali del 3 maggio, con la quale l’ex presidente vuole tornare in Bolivia.

“Questo si chiama abuso di potere, peggio che in tempi dittatoriali, Wilfredo Chavez non ha commesso alcun crimine, ha solo elaborato i miei documenti per la mia candidatura”, ha detto Morales.

Lascia un commento