Calcio: via Mazzarri, dieci panchine saltate in A

Walter Mazzarri gesticola durante lo scontro del Torino con la Sampdoria allo stadio Luigi Ferraris a Genova.
Walter Mazzarri gesticola durante lo scontro del Torino con la Sampdoria allo stadio Luigi Ferraris a Genova. (ANSA/LUCA ZENNARO)

ROMA.  – Con l’esonero di Walter Mazzarri, sale a dieci il numero degli allenatori che, da inizio stagione, sono stati esonerati in Serie A, vale a dire ben il 50%. Ad inaugurare la serie dei cambi è stato Eusebio Di Francesco che, il 7 ottobre scorso, dopo la 7/a giornata, si è accordato con la Sampdoria per un divorzio consensuale, lasciando la squadra ultima in classifica con sei sconfitte e una vittoria. Al suo posto, sulla panchina blucerchiata, è arrivato il 12 ottobre Claudio Ranieri.

L’8 ottobre è toccato a Marco Giampaolo lasciare la guida del Milan col quale aveva vinto tre partite, perdendone quattro. Al suo posto il club rossonero ha chiamato Stefano Pioli. Quindi è stato il turno di Aurelio Andreazzoli sollevato dal proprio incarico sulla panchina del Genoa il 22 ottobre: Thiago Motta il sostituto.

Il primo novembre Igor Tudor è stato esonerato dall’Udinese che ha affidato la squadra friulana al vice Gotti. Il 3 novembre Eugenio Corini ha lasciato la panchina del Brescia a Fabio Grosso: ma per l’ex azzurro campione del mondo l’avventura con la squadra lombarda è durata poco. Il 2 dicembre il Brescia lo ha sollevato dall’incarico, richiamando in panchina lo stesso Corini.

Il 10 dicembre il terremoto al Napoli: via Carlo Ancelotti e squadra affidata a Rino Gattuso. Non ha mangiato il panettone nemmeno Vincenzo Montella, esonerato il 21 dicembre scorso dalla Fiorentina che si è affidata a Giuseppe Iachini.

Prima della fine dell’anno, ha seguito la stessa sorte Thiago Motta, il quale non è arrivato a brindare per il nuovo anno sulla panchina del Genoa, visto che il 28 dicembre è stato sostituito da Davide Nicola.

A Mazzarri, ora, il poco felice ruolo di essere il primo tecnico a perdere il posto in serie A nel 2020, e il decimo stagionale.

Lascia un commento