Stella di David sulla porta di discendente di deportati

Stella di David sulla porta di un discendente di deportati.
Stella di David sulla porta di un discendente di deportati. (ANSA)

BOLOGNA. – Quando è uscito di casa, per andare a prendere il caffè al bar come ogni mattina, ha fatto una scoperta che gli ha gelato il sangue. Sulla porta del condominio dove abita, nella prima periferia di Bologna, ha trovato una stella di David disegnata, con una freccia che indica il suo cognome sul campanello.

Esattamente come avvenuto, più di 70 anni fa, alla famiglia di suo padre, sterminata nei campi di concentramento nazisti. “Ho sentito il cuore battere forte – ha raccontato lui, un ex insegnante, che ha raccontato l’episodio alla Tgr Rai dell’Emilia-Romagna – mi si è stretta la gola e mi sono chiesto ‘cosa devo fare?’.

Io sono agnostico, quindi mi sembrava anche strano subire una discriminazione sulla base di una militanza religiosa”. L’uomo ha denunciato la vicenda ai carabinieri. Ha detto che, a differenza di quanto annunciato da alcune persone che, in Piemonte, hanno trovato scritte simili, farà cancellare la scritta.

“Ho perso nella Shoah – ha raccontato – tutta la famiglia di mio padre tranne lui”. Ad esprimere lo sdegno e la condanna di tutta la città ci ha pensato il sindaco Virginio Merola. “Bologna – ha detto – non merita questi scempi e non rinuncerà mai a far valere la forza della memoria, la comunità ebraica è una parte importante della nostra città”.

Poco dopo il Giorno della Memoria, che si celebra ogni anno il 27 gennaio, non è l’unico episodio di scritte naziste e antisemite avvenuto in Italia. Nei giorni scorsi sulla porta di una donna di origini ebraiche era comparsa la scritta ‘Juden Hier’. Ed episodi simili si sono ripetuti anche a Roma e a Cuneo. Ieri, una scritta nazista era apparsa vicino al campanello di un’iscritta all’Anpi, figlia di un partigiano.