Consiglio dei Ministri: stato d’emergenza per Coranavirus, fondo di cinque milioni

Un momento all'Ospedale Lazzaro Spallanzani durante conferenza stampa su coranavirus,
Un momento all'Ospedale Lazzaro Spallanzani durante conferenza stampa su coranavirus, Roma 31 Gennaio 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza della durata di 6 mesi in conseguenza del rischio sanitario connesso al coronavirus. I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal Ministero della Salute e sono stati stanziati 5 milioni di euro.

“Le misure assunte – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza – sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale”.

Intanto è stata decontaminata la stanza dell’albergo di Roma dove soggiornavano i due turisti cinesi risultati positivi al virus che era stata sigillata due sere fa quando la coppia è stata soccorsa in ambulanza e ricoverata allo Spallanzani. I due sono atterrati a Milano il 23 gennaio prima di arrivare 4 giorni dopo nella capitale.

Tra le tappe intermedie del loro viaggio anche Parma. In giornata si cercherà di definire meglio l’itinerario dei due, marito e moglie di 67 e 66 anni, anche per adottare eventuali precauzioni. Il bus con i 18 turisti cinesi, poi sottoposti a sorveglianza sanitaria perché entrati in contatto con la coppia, era stato a Sorrento.

“Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi”, ha detto in ogni caso Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani. “I cittadini devono stare tranquilli – spiega – perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi”.

C’è un caso sospetto – intanto – anche in Veneto: un minore del Trevigiano rientrato da un viaggio in territorio cinese. E’ atteso, invece, per domenica l’arrivo dell’aereo con i cittadini italiani che sono rimasti bloccati a Wuhan.

In mattinata gli ultimi voli previsti in arrivo e in ‘schedule’ prima della chiusura del traffico aereo italiano da e per la Cina sono atterrati agli aeroporti di Malpensa e Fiumicino. Lo sbarco dei passeggeri è avvenuto con la procedura prevista dal Ministero della Salute, con i medici della Sanità aerea muniti di protezioni, tuta, guanti e maschere i quali hanno misurato la temperatura, consegnato l’apposito vademecum e richiesto a tutti di compilare una scheda con i dati sulla residenza ed eventuali spostamenti per poter tracciare i passeggeri in caso di eventuale contagio.

E, dal Pakistan, alla Corea del Nord al Kenya si moltiplicano i Paesi che scelgono di bloccare i voli da e per la Cina.

Stanno sbarcando nel frattempo dalla Costa Smeralda ormeggiata al porto di Civitavecchia i 1143 passeggeri che avrebbero dovuto sbarcare ieri e che sono rimasti bloccati a bordo per il sospetto caso di Coronavirus, poi rientrato. “A bordo c’è stata la massima tranquillità e hanno gestito le cose bene”, racconta Filippo Rossi, un uomo di Monterotondo, in provincia di Roma, che è stato tra i primi a lasciare la nave.

Le Borse europee girano tutte in negativo con Milano che si appesantisce ulteriormente e lascia sul terreno l’1,6% (Ftse Mib a 23.399 punti) dopo il dato sul Pil italiano e la decisione del Cdm di dichiarare lo stato di emergenza per il coronavirus.

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