Il business agricolo cerca nuove rotte, obiettivo Africa

Inaugurata la 114/ma Fieragricola di Verona.
Inaugurata la 114/ma Fieragricola di Verona. (ANSA)

VERONA. – Si ampliano gli orizzonti di azione per gli imprenditori agricoli italiani e la meccanica per l’agricoltura. Tra le minacce di dazi negli Usa e l’allarme sanitario da Coronavirus in Cina e dintorni, emerge, da Fieragricola,una terza via: l’Africa. Ad oggi, secondo l’Osservatorio Fieragricola-Nomisma, “il continente Africano è in assoluto l’area a maggior potenziale tasso di sviluppo agricolo”.

Tuttavia, evidenzia il report, “per ritardi strutturali e tecnologi pur annoverando il 24% della superficie agricola utilizzabile mondiale, in termini di valore si ferma al 6%”. In questo contesto “se sulle derrate agricole l’Italia gioca un ruolo marginale e in calo (l’1% del totale), nei macchinari vanta una storica posizione di leadership sempre più minata però da fornitori orientali: l’India (al 23%), che precede il Belpaese (15%) nell’export di trattrici; la Cina, che domina (27%) sempre sull’Italia (9%) nelle macchine agricole. Ed è proprio quest’ultima la voce più promettente nel breve periodo, con una crescita complessiva della domanda del 65% in 10 anni, da 1,4 a 2,3 miliardi di dollari”.

“L’Europa – ha osservato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – sta capendo l’importanza di lavorare su un rapporto complementare con l’Africa. Una partnership di prospettiva che non ci possiamo permettere di perdere”. Inoltre transizione ecologica del vecchio continente col Green Deal “richiede di ripensare il modello di sviluppo” ha detto la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

“Occorre individuare nella buona economia africana – ha detto – un alleato straordinario. Noi, come Italia e come Europa, abbiamo il compito di costruire relazioni. Non possiamo lasciare che l’Africa diventi terra di conquista di altri Paesi che hanno avviato la corsa all’accaparramento dei terreni”.

Su questa rotta, Veronafiere si dimostra apripista, avendo già un know how consolidato nei mercati africani di diverse latitudini. “Come Fieragricola, assieme a Ice e FederUnacoma, abbiamo avviato articolati percorsi di internazionalizzazione – ha annunciato Mantovani – basati su attività promozionali e incoming – delle 30 delegazioni commerciali, invitate, 17 sono di stati africani – mentre da tempo coltiviamo relazioni con Marocco e Sudafrica, dove siamo già presenti con manifestazioni legate all’agricoltura”.

“Desideriamo sempre di più che Verona sia una piattaforma di discussione e di business. E lo facciamo aprendoci al mondo” ha concluso il presidente di Veronafiere Maurizio Danese ricordando che “la Task Force for Rural Africa ha creato una partnership operativa tra Ue e Unione africana. Il prossimo luglio diventerà operativa la African Continental Free Trade Area (Afcta) alla quale aderiscono 54 dei 55 Paesi del continente che ha 1,3 miliardi di abitanti. Si tratta di una zona che dovrebbe arrivare entro il 2030 ad avere scambi commerciali con dazi pari a zero per il 90% delle merci e dei servizi. Un’occasione non solo per l’Africa, ma anche per chi saprà stabilire relazioni culturali, commerciali, etiche”.

(dall’inviato Alessandra Moneti/ANSA)

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