Regionali Calabria: Santelli trionfa e diventa riferimento per moderati

Jole Santelli nuovo presidente della Regione Calabria.
Jole Santelli nuovo presidente della Regione Calabria.(ANSA)

CATANZARO. – Una “pasionaria azzurra” al governo della Calabria. Ha trovato conferma già nelle prime indicazioni programmatiche il senso dell’appellativo che, negli ambienti di Forza Italia, accompagna da sempre Jole Santelli, prima presidente donna della Calabria e del Sud in cinquant’anni di regionalismo, il cui trionfo alimenta le aspettative dei moderati di centrodestra.

“Nella mia stanza alla Cittadella, sede degli uffici regionali, e nella mia auto – ha detto infatti Santelli, malgrado la fastidiosa raucedine che ha condizionato le ultime fasi della sua campagna elettorale – installerò una telecamera e un sistema di videoregistrazione. Chi parlerà con me dovrà sapere che verrà registrato”.

Cinquantadue anni, avvocato e parlamentare Fi di lungo corso – già sottosegretario alla Giustizia dal 2001 al 2006 nel governo Berlusconi e poi al Lavoro con Enrico Letta da maggio a dicembre 2013 – la neo eletta governatrice calabrese ha ottenuto il 55,29% di voti, staccando di oltre 25 punti il suo principale competitor, Pippo Callipo, imprenditore, a capo di un’azienda con oltre cento anni di attività nel settore della lavorazione e conservazione del tonno, candidato civico sostenuto dal Pd.

Fuori dall’Assemblea legislativa calabrese Francesco Aiello, docente universitario, in lizza con i Cinque stelle, e Carlo Tansi, geologo e ricercatore del Cnr, entrambi rimasti sotto la soglia di sbarramento dell’8%.

Nessuna indicazione precisa, poche ore dopo l’esito delle urne, sulla squadra che, presto, affiancherà la neo presidente al piano più alto della Cittadella regionale di Catanzaro. “Vengo dalla politica – ha aggiunto Santelli, smarcandosi dai giornalisti che chiedevano lumi in proposito – e lo rivendico. I partiti che hanno contribuito a questa vittoria hanno diritto, comunque, ad essere rappresentati in Giunta. Nomi? Non ho alcuna idea. Al momento, quello che posso dire è che saranno scelte persone serie e competenti”.

Dopo avere festeggiato la vittoria ballando a piedi nudi la “tarantella” con Antonio Tajani, Jole Santelli ha indicato alcuni temi forti tra cui burocrazia da snellire e mettere a disposizione dei cittadini, sanità da migliorare, lavoro, lotta alla criminalità e sostegno alla magistratura impegnata a contrastare la ‘ndrangheta, valorizzazione delle risorse produttive come l’agricoltura, definita “un asset fondamentale”.

Chiaro, in questo contesto programmatico, il messaggio sulla “macchina” regionale. “Non devono esistere – ha detto – blocchi di potere e i ‘mandarini’, e quelli che sbagliano devono andare a casa. Non è una minaccia ma una promessa”.

Pippo Callipo, il candidato del centrosinistra alla presidenza sconfitto, dopo avere sostenuto che “il popolo calabrese si è espresso e la volontà popolare va rispettata, sempre e comunque”, ha detto: “Non mi rassegno: una Calabria diversa, pulita, non più suddita della vecchia politica, è ancora possibile”.

Tante le reazioni al risultato di Jole Santelli. Ha parlato di “emblema di riscatto” il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che l’aveva indicata come candidato presidente dopo che Matteo Salvini e la Lega avevano posto il veto sul nome di Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e fratello di Roberto, vice capogruppo di Fi alla Camera, costretto al dietro-front dopo diverse settimane di campagna elettorale.

Santelli, dopo essere stata candidata alla presidenza della Regione, si era dimessa da vicesindaco e assessore alla Cultura della Giunta Occhiuto. Adesso, per lei e per la Calabria, comincia una nuova avventura.

(di Clemente Angotti/ANSA)

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