Virus Cina: caso sospetto anche in Africa, paura in tutto il mondo

Un uomo con la mascherina protettiva sul ponte di Tiananmen in Beijing.
Un uomo con la mascherina protettiva sul ponte di Tiananmen in Beijing. (Photo by NICOLAS ASFOURI / AFP)

ROMA. – Il rischio coronavirus è ormai globale, riguarda tutti i continenti e sono oltre 50 i casi accertati fuori dai confini cinesi. Tutti, tranne uno, avevano fatto recentemente un viaggio in Cina, nella zona ritenuta il focolaio dell’epidemia. Se sarà confermato il caso sospetto segnalato oggi in Africa, non vi sarà alcun continente rimasto indenne, a meno di non considerare l’Antartide: le autorità della Costa d’Avorio stanno effettuando infatti controlli su uno studente ivoriano rientrato da un soggiorno a Pechino con sintomi sospetti.

In Asia, il continente più a rischio, almeno tre persone infette sono state individuate in Malaysia, altre a Singapore e in Thailandia. In Vietnam, l’Oms ha registrato il primo caso di contagio non importato: il paziente non era mai stato in Cina, ma aveva contratto il virus da un parente che aveva visitato Wuhan. E’ stato il primo caso provato di trasmissione da uomo a uomo.

Almeno cinque contagi si sono registrati a Hong Kong, due a Macao, tre a Taiwan. Ed è altissima l’allerta in Giappone, dove i casi accertati finora sono tre, ma sarebbero molti di più quelli sospetti. Il ministero della Salute sta trattando l’emergenza con riserbo, temendo il diffondersi della paura.

Quattro i casi certi finora segnalati in Australia, tutte persone rientrate dalla Cina. Negli Stati Uniti è stato confermato il quinto caso di coronavirus, precisamente in Arizona. Tutti i pazienti erano stati a Wuhan. Il coronavirus si è affacciato anche in Canada, dove è stato segnalato un primo caso di contagio a Toronto, su un cinquantenne che era stato a Wuhan.

Cinque casi sospetti sono stati segnalati in Messico, e altrettanti in Brasile.

Il coronavirus non ha risparmiato l’Europa, anche se al momento gli unici casi tre casi confermati sono circoscritti alla Francia. Erano tutti viaggiatori di rientro dalle zone della Cina più colpite dall’epidemia: uno a Bordeaux e due, parenti fra loro, a Parigi, tutti posti immediatamente in isolamento.

In Gran Bretagna sono state sottoposte a controlli 14 persone tra Inghilterra, Scozia e Galles. Per cinque casi è già stata esclusa l’ipotesi virus cinese, mentre altri sono ancora in corso di accertamento fra Scozia, Irlanda del Nord e Inghilterra. E’ stata sciolta invece la prognosi su due casi sospetti a Vienna, risultati negativi al virus, ma intanto altre tre persone sono state sottoposte ai test in Austria. Allo studio, in Romania, il caso di uno studente di 24 anni da poco tornato dalla Cina.

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