Per celebrare una ricorrenza così importante come i 70 anni del Festival, ecco un libro che racconta la storia di Sanremo. A scriverlo, uno dei più apprezzati giornalisti italiani, grande esperto di musica e volto noto della tv. Il libro, l’Almanacco del Festival di Sanremo è uscito nelle scorse settimane e Marino Bartoletti ci ha spiegato come è nata l’idea.
“Pensavo che fosse arrivato il momento giusto per fissare questa storia non solo musicale ma anche sociale, una storia con la S maiuscola dell’Italia stessa. 70 anni di un evento coprono tutta o quasi l’Italia del dopoguerra – ha aggiunto Bartoletti – con i suoi slanci e le sue ingenuità, le sue paure e le sue speranze fino al consolidamento e alle cose che ci allineano alla contemporaneità. Basti pensare che la prima a vincere è stata Nilla Pizzi, una ragazza di provincia, vestita in un certo modo, pettinata in un certo modo che cantava in un certo modo. L’ultimo è stato Mahmood un giovane nato in Italia con padre egiziano che parla il dialetto milanese ed ha cantato le dinamiche complicate di una famiglia italiana di questa generazione. Quindi è un cerchio che si chiude su tre generazioni di italiani”.
Secondo un grande giornalista sportivo chi è il Maradona della storia del Festival?
“Direi Domenico Modugno perché ha cambiato la storia del Festival e della stessa musica leggera italiana. Quando lui spalanca le braccia e urla ‘Volare’ incitando tutti gli italiani a farlo, ancora un pochino provati da quello che era successo, accade che il mondo torna a innamorarsi dell’Italia. Lui porta la canzone italiana in America, in tutto il mondo e da quel momento cambia probabilmente la storia del nostro Paese non soltanto del Festival. Come Maradona ha fatto vincere due scudetti e un campionato del mondo nelle squadre in cui ha giocato, così Domenico Modugno ha portato i suoi trionfi, la sua leadership, il suo carisma nella musica italiana”.
Il libro è scritto con Lucio Mazzi ed è pubblicato dalla casa editrice Marchesini. Prefazione di Renzo Arbore, Pippo Baudo, Carlo Conti.
Video intervista di Emilio Buttaro