Green deal, a Italia 360 milioni per attrarre 4,8 miliardi

Torri di alta tensione in Germania
Torri di alta tensione davanti alla torre di raffreddamento della centrale a carbone di Vattenfall AG in Jaenschwalde, Germania. (ANSA)

BRUXELLES.  – Su 7,5 miliardi disponibili, il Green deal europeo metterà a disposizione dell’Italia 364 milioni di euro in sette anni, che dovranno mobilitare 4,8 miliardi d’investimenti per finanziare la transizione “verde” nei territori ancora troppo legati alle energie fossili. Soldi da cui l’Italia, contributore netto al bilancio Ue, dovrà dedurre un versamento di circa 900 milioni nelle casse del nuovo Fondo per la transizione giusta, rendendo così il saldo in apparenza negativo.

Tuttavia precisa il ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola, si tratta solo dalla “base per una stima, della Commissione Ue, il cui ammontare potrà salire a circa 1,3 miliardi, crescendo fino a 2 miliardi, una volta aggiunto il cofinanziamento nazionale e trasferite le risorse da altri fondi strutturali”. Secondo Bruxelles, tali risorse attireranno in Italia oltre 4,8 miliardi d’investimenti pubblici e privati.

L’ex Ilva di Taranto, le miniere in Sardegna o le aree più inquinate di Piemonte e Lombardia sono i territori su cui il governo – in concerto con Bruxelles – potrebbe indirizzare le nuove risorse.

Le allocazioni per Paese sono state proposte dalla Commissione Ue sulla base di diversi fattori: l’ambiente e l’occupazione in primis, ma anche la ricchezza pro capite degli Stati. L’Italia risulta così essere il settimo beneficiario del Fondo da 7,5 miliardi, dopo altri contributori netti come Germania e Francia, che però dovranno versare di più nelle casse del nuovo strumento.

La fetta più grossa andrà alla Polonia, la cui economía dipende ancora fortemente dall’industria del carbone. La Commissione vorrebbe dedicarle 2 miliardi (il massimo consentito per uno Stato membro) e mobilitare investimenti per 27,3 miliardi totali. Il primo a festeggiare è stato il ministro per il clima polacco, Michal Kurtyka, che su Twitter ha definito il risultato “una conferma positiva” dopo il Consiglio europeo di dicembre, quando Varsavia non firmò l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050.

Dopo la Polonia, il secondo maggiore beneficiario del nuovo fondo sarà la Germania, primo contributore netto al bilancio Ue, che avrà 877 milioni per mobilitare 13,4 miliardi. Ora il nuovo strumento sarà al centro di un complesso negoziato fra i governi, legato a doppio filo con le discussioni in corso sul bilancio Ue 2021-2027. Su questo, le posizioni delle 27 capitali sono ancora lontane dal trovare un accordo.

Mentre a Bruxelles l’attenzione è sui costi del Green deal, a Strasburgo il Parlamento europeo ha mantenuto la concentrazione sugli aspetti ambientali del Piano. Gli eurodeputati hanno approvato un altro caposaldo del Patto: l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 invece del 40% attuale (rispetto ai livelli del 1990). “Questo ci mette sulla strada giusta per raggiungere la neutralità del carbone entro il 2050”, ha commentato il presidente dell’Eurocamera, David Sassoli.

(di Matteo Miglietta/ANSA)

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