Cina, un morto per polmonite. Virus è della famiglia della Sars

Cinesi con mascherina protettrice sul viso.
Primo morto da virus misterioso, da Cina mappa genetica. (ANSA)

ROMA. – Accertata in Cina la prima vittima del misterioso virus che scatena una grave forma di polmonite. Al momento il dato certo è che il virus appartiene alla famiglia dei coronavirus, sebbene non somigli a nessuno dei tipi finora noti, compresi il virus della Sars che ha colpito tra il 2002 e il 2003, e del virus della Mers, che ha avuto la massima diffusione fra il 2014 e il 2015. Potrà dire molto di più la sequenza genetica, appena completata e che la Cina ha annunciato di voler condividere con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

La prima vittima del nuovo virus è uno dei 41 casi finora confermati, sette dei quali in condizioni critiche, tutti localizzati nella più popolosa città della Cina orientale, Wuhan. Nessun nuovo caso, dicono le autorità sanitarie di Pechino, è stato accertato dal 3 gennaio ad oggi.

I campioni di fluidi prelevati dai polmoni 10 di questi pazienti hanno permesso di ottenere la sequenza genetica del virus, ha detto alla rivista Science Xu Jianguo, direttore del Laboratorio nazionale dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) cinesi. Un risultato, questo, atteso dai numerosi gruppi di ricerca che in tutto il mondo stanno studiando la nuova malattia.

La richiesta dell’Oms alla Cina di condividere la sequenza genetica del virus è del 9 gennaio ed è stata molto forte, su Twitter e gli altri social media, la pressione esercitata in questo senso dal mondo della ricerca. L’11 gennaio finalmente è arrivata la risposta positiva da parte della Commissione Sanitaria Nazionale cinese, che ha annunciato l’intenzione di condividere la sequenza con l’Oms per tutelare la sicurezza della salute a livello globale.

I dati preliminari indicano si tratta di un nuovo esemplare di coronavirus, una famiglia di virus molto numerosa alla quale appartengono ceppi che circolano negli animali, come cammelli, gatti e pipistrelli, e ceppi in grado di colpire l’uomo. Di questi ne sono noti sei: quattro hanno causato sintomi simili a quelli di un raffreddore, mentre due hanno provocato la Sars e la Mers.

La sua origine, rilevano i Centri per la diagnosi e il controllo delle malattie (Cdc) degli Stati Uniti, va cercata nei mercati di pesce e animali, tanto che quello di Whuan è stato chiuso. Sembra infatti molto probabile che le infezioni accertate finora siano state trasmesse all’uomo dagli animali e al momento non sembra esserci evidenza che il virus sia capace di trasmettersi da uomo a uomo.

Una buona notizia, anche considerando che i casi sono comparsi nel momento in cui in Cina è in corso la grande migrazione del Capodanno lunare, con centinaia di milioni di persone che si mettono in viaggio per vacanza e per visitare i luoghi di origine. Le autorità cinesi, tuttavia, non hanno dato particolari disposizioni precauzionali.

“Credo – ha detto Xu a Science – che dovremmo sottoporre i mercati che vendono animali selvatici a regole e a ispezioni più stringenti, soprattutto considerando che il nuovo coronavirus non è stato ancora identificato né eliminato”.

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