Sci, fantastico bis di Paris nella discesa libera di Bormio

Dominik Paris, al centro, con il team azzurro festeggia la vittoria a Bormio.
Dominik Paris, al centro, con il team azzurro festeggia la vittoria a Bormio. ANSA/ANDREA SOLERO

BORMIO (SONDRIO). – Ormai sono finiti gli aggettivi e consumate le iperboli per descrivere le imprese del jet azzurro Dominik Paris. L’altoatesino, epico protagonista dello sport, ha conquistato un’altra vittoria in discesa sulla massacrante pista Stelvio di Bormio subito dopo il successo di ieri.

Per l’Italia è arrivato poi dall’Austria anche l’ottimo secondo posto di Marta Bassino nel gigante di Lienz: lo sci continua così a regalare grandi soddisfazioni allo sport italiano.

Per Paris è stata la quarta doppietta, con due vittorie consecutive in due giorni, della sua carriera. Ed è la seconda realizzata a Bormio dopo quella della scorsa stagione. E così sulla Stelvio l’altoatesino ha ormai complessivamente vinto per ben sei volte: cinque discese ed un superG. Si può così ben dire che più che Stelvio quella di Bormio è ormai la pista Paris e del resto l’altoatesino, che adora i pizzoccheri, piatto tipico della valle, è appena stato insignito della cittadinanza onoraria del centro valtellinese.

Con questa vittoria Paris è anche passato in testa alla classifica generale di coppa del mondo in 449 punti a anche a quella di discesa con 304. Indossa così un duplice pettorale rosso di leader. Per lui questa è la 18/a vittoria in coppa del mondo, ottenuta con una delle sue solite cavalcate senza paura sugli sci ad altissima velocità.

Ciononstante Domme ha spiegato che la sua “non è stata una gara perfetta: Sono partito bene ma fino alla Carcentina non ho sciato benissimo. Da lì in poi abbastanza bene. Peccato solo di aver preso del vento nella parte finale”. “Il doppio pettorale rosso? Non penso a queste cose – ha aggiunto con saggezza – visto che non abbiamo fatto neanche la metà delle gare in calendario e dunque manca ancora tanto. Così spero soprattutto di portare questa mia buona sciata e questa buona fluidità anche a gennaio. Rimango invece concentrato in vista della combinata alpina di domani con un superG difficilissimo nel quale sara’ importante fare la differenza”.

Domani a Bormio tocca infatti alla combinata con l’applicazione del nuovo regolamento ‘pro velocisti’. Infatti i primi della prova della gara veloce , questa volta il superG, saranno i primi a scendere nella manche di slalom e non più in ordine inverso, trovandosi così sotto gli sci una pista meno rovinata.

E Paris sarà della partita. Dietro di lui in questa discesa a sorpresa è arrivato lo sconosciuto svizzero Urs Kryenbuehl con un ritardo di soli otto centesimi che hanno fatto tremare molti. Il tutto grazie alle migliorate condizionati meteo. Con l’infortunio all’austriaco Hannes Reichelt (problemi ad un ginocchio) c’è stata infatti una lunga interruzione e l’elvetico è partito con più sole ad illuminare e velocizzare ulteriormente la Stelvio. Ed in più per lui anche il vento ha concesso una tregua. Terzo l’altro svizzero Beat Feuz a 26 centesimi. Più indietro Mattia Casse e gli altri azzurri. Emanuele Buzzi e Peter Fill.

L’americana Mikaela Shiffrin ha invece trovato la vittoria n.63 nello slalom gigante di coppa del mondo di Lienz. Le ha fatto bene soprattutto psicologicamente il riposo natalizio con mamma Helene sui monti di Folgaria dopo l’incredibile e molto deludente 17/o posto nell’ultimo gigante a Courchevel.

Ma seconda è arrivata l’ottima azzurra Marta Bassino. Per la piemontese 23enne è il settimo podio in carriera, il secondo stagionale dopo la vittoria di Killington: una stagione già da incorniciare. Terza l’austriaca Katharina Liensberger mentre Federica Brignone ha chiuso quarta: molto aggressiva ma con qualche errore di troppo in entrambe le manche.

Con 275 punti resta comunque lei la leader di gigante che porta il pettorale rosso. In classifica per l’italia c’è poi Sofia Goggia, 17/a recuperando qualche posizione sulla prima manche. Domani a Lienz slalom speciale, disciplina in cui l’italia ha solo l’ambizione di non finire nelle retrovie.

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