Corte suprema Olanda ordina taglio emissioni al governo

Ciminiere emettono gas serra.
Ciminiere emettono gas serra. (Ansalatina)

BRUXELLES. – Il governo olandese dovrà ridurre le emissioni di gas serra al 2020 del 25% rispetto ai livelli del 1990. Lo ha deciso oggi la Corte suprema nazionale, confermando una sentenza del Tribunale dell’Aia del 2015 che fece storia: per la prima volta su iniziativa dei cittadini un governo nazionale veniva giudicato responsabile per non aver fatto abbastanza per proteggerli dai cambiamenti climatici. Ora quella sentenza, che fissava l’obiettivo del 25%, è definitiva e inappellabile.

Esulta la Fondazione olandese Urgenda, che per oltre sei anni ha dato battaglia legale per arrivare a un risultato che ha ispirato casi simili in tutto il mondo. Dal 2015 i cittadini hanno denunciato i propri governi in Belgio, Canada, Colombia, Germania, Irlanda, Francia, Nuova Zelanda e Svizzera.

Dieci famiglie europee – di cui una italiana -, hanno fatto lo stesso con l’Ue, accusandola di essere stata poco ambiziosa sui target delle emissioni al 2030.

“Avevo 12 anni quando abbiamo presentato la prima denuncia nel 2013 – racconta Damian Rau, tra i primi querelanti olandesi – da allora è stata una lunga strada e non è cambiato molto.

Credo che questa sentenza costringerà i governi ad assumersi le proprie responsabilità”. Secondo il relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani e l’ambiente, David R. Boyd, il caso Urgenda “è la decisione giudiziaria più importante al mondo per il cambiamento climatico”, perché “conferma che i diritti umani sono messi a repentaglio dall’emergenza climatica”.

L’esecutivo dell’Aja incassa la sconfitta e sta già prendendo contromisure. In una lettera inviata al Parlamento il ministro del clima Eric Wiebes dichiara che l’esecutivo “continuerà a impegnarsi” per una riduzione dei gas serra entro la fine dell’anno prossimo.

Dieci giorni fa il governo di Mark Rutte ha approvato una legge che vieta l’uso del carbone nella produzione di elettricità. Le centrali costruite negli anni ’90 saranno dismesse entro il 2025, mentre le nuove centrali devono fermarsi entro il 2030.

Ma un target del 25% sembra davvero difficile da raggiungere in un anno. “Fino al 2018 le emissioni nei Paesi Bassi erano inferiori solo del 15% rispetto ai livelli del 1990”, spiegano dal Climate Action Network di Bruxelles, sottolineando che per colmare il divario nella riduzione di emissioni “probabilmente il governo dovrà chiudere le centrali elettriche a carbone aperte nel 2015 e 2016”.

(di Angelo Di Mambro/ANSA)