Anche il Piemonte vuole l’autonomia, tratterà con Roma

Piemonte, passa in Consiglio richiesta autonomia
Piemonte, passa in Consiglio richiesta autonomia. (ANSA)

TORINO. – Alla fine di una piccola maratona di tre giorni di lavori d’Aula, il Piemonte ha dato oggi il via libera alla deliberazione sull’autonomia differenziata, il documento sulla cui base il presidente della Giunta regionale Alberto Cirio siederà al tavolo di confronto con il Governo per l’attribuzione alla Regione di nuove competenze.

Il testo, che estende a un maggiore numero di materie le richieste a suo tempo presentate dalla precedente amministrazione a trazione Pd, è stato stampato e infiocchettato con una coccarda rossa e oro. Subito dopo l’approvazione, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, con Cirio e gli esponenti del centrodestra, si sono trasferiti nel cortile di Palazzo Lascaris, sede dell’Assemblea legislativa, e sotto una pioggia battente hanno appeso il documento all’albero di Natale cantando l’inno del Piemonte, ‘Montagne del me Piemont’ di Gipo Farassino.

“Il varo del provvedimento – hanno affermato – è un regalo che facciamo ai cittadini piemontesi”. L’approvazione è arrivata con i voti a favore non solo della maggioranza di centrodestra ma anche del Pd e dei Moderati. Luv si è astenuto, mentre i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto. “Nessun trionfalismo ma è un passo importante. Siamo felici”, ha commentato a caldo il governatore.

“Sono molto soddisfatto – ha rimarcato il presidente del Consiglio regionale – ora bisogna fare in modo di applicare il testo. La palla passa allo Stato”. “Assistiamo allibiti – ha ironizzato invece il capogruppo del Pd, Domenico Ravetti – alle scene di giubilo con bandiera del Piemonte sullo sfondo, appesa all’albero di Natale, del presidente Cirio e della compagine leghista con il capogruppo Alberto Preioni in testa. Forse il centrodestra, confuso dai troppi festeggiamenti per il Natale, non si è reso conto di aver votato la delibera della Giunta Chiamparino”.

La convergenza del Pd sulla delibera della maggioranza era stata resa possibile da un passo indietro della Lega che, su pressing del governatore, oggi ha accettato lo stralcio dal testo della parte sulla scuola che prevedeva il reclutamento degli insegnanti su base regionale. L’intesa raggiunta e il voto trasversale, è stato sottolineato nel dibattito in aula, rafforzano la posizione del Piemonte nella trattativa che si aprirà con Roma.

Lascia un commento