Fusione Fca e Psa, quarto gruppo al mondo con 8,7 milioni di veicoli

Carlos Tavares (PSA) e Mike Manley (FCA) al momento della firma dell'accordo per la fusione.
Carlos Tavares (PSA) e Mike Manley (FCA) al momento della firma dell'accordo per la fusione. (ANSA)

TORINO. – Il Gruppo che nasce dalla fusione tra Fca e Psa si colloca al quarto posto della classifica dei dieci maggiori produttori mondiali di auto. Questa classifica, che tiene conto delle immatricolazioni di auto e veicoli commerciali, vede al primo posto il Gruppo Volkswagen, seguito da Toyota al secondo posto e Renault-Nissan-Mitsubishi al terzo.

Quarta la nuova Fca Psa, che si lascia alle spalle al quinto posto General Motors. Sesto il Gruppo Hyundai Kia, seguito al settimo posto da Ford e all’ottavo da Honda.

Fca e Psa avranno 8,7 milioni di immatricolazioni, appena sopra alla General Motors che ha raggiunto gli 8,6 milioni, ma alle spalle di Renault-Nissan-Mitsubishi, con un distacco di 1,6 milioni di unità rispetto all’Alleanza franco-nipponica che comprende anche i brand Dacia, Lada, Infiniti, Datsun e Samsung e che ha chiuso lo scorso anno a quota 10,3 milioni.

La classifica vede ai primi due posti del podio i due tradizionali competitor nella top ten dell’industria automobilistica: il Gruppo Toyota, che è arrivato nel 2018 a 10,4 milioni di veicoli immatricolati, e il Gruppo Volkswagen che – sommando i brand Vw, Audi, Bentley, Bugatti, Lamborghini, Porsche, Seat, Skoda e Vw Veicoli Commerciali – ha guadagnato lo scorso anno la medaglia d’oro con 10,8 milioni di unità vendute.

Bisognerà attendere qualche mese per sapere con precisione la posizione del conglomerato Fca-Psa alla fine del 2019 e, poi, nel 2020. La decrescita del mercato cinese, le difficoltà che stanno interessando l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi e altri elementi turbativi dei mercati mondiali, potrebbero trasformarsi in vantaggi per il nuovo Gruppo, soprattutto in funzione del conteggio dei veicoli commerciali.

Lascia un commento