Nel 2020 ripresa economia, restano rischi dazi e brexit

Uno stabilimento di montaggio di automobili. (Automobilismo)

MILANO. – L’economia globale torna a crescere, con una intensità limitata e senza particolare enfasi. Anche sul 2020 peseranno le incertezze geopolitiche legate alla guerra commerciale tra Usa e Cina, la brexit e l’incertezza politica italiana.

Nella zona euro, inoltre, la crescita del Pil resterà al di sotto del potenziale, facendo segnare l’1% nel 2020 e l’1,2% nel 2021. A fotografare le prospettive economiche sono BlackRock e S&P Global Rating, nei rispettivi outlook per il prossimo anno.

Guardano allo scenario economico globale emerge che la situazione patrimoniale delle famiglie resta ancora solida mentre si è indebolita la produzione manifatturiera, a causa di una contrazione sul versante dell’automobile in Europa e per la forte turbolenza creata dalla guerra commerciale che ha determinato un clima di incertezza.

Nella zona euro, secondo il rapporto di S%P Global Rating, l’attività manifatturiera debe ancora riprendersi mentre l’attività nei servizi rimane abbastanza solida. Nel frattempo, il basso tasso di disoccupazione si sta traducendo in una crescita salariale più rapida, a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie”.

BlackRock guarda con particolare attenzione agli scenari che emergeranno negli Stati Uniti dopo la scelta del candidato dei Democratici e l’esito il voto per le presidenziali del 2020.

Il confronto con la Cina sul tema dei dazi è al momento “sospeso e se ne riparlerà dopo le presidenziali”, afferma Bruno Rovelli, chief investment strategist di BlackRock Italia. Dopo il voto nel Regno Unito, invece, si è ridotta l’incertezza sulla brexit perchè ora si ha la percezione “che il governo inglese – aggiunge Rovelli – ha un mandato ben chiaro su cosa deve fare”.

Sul versante italiano l’incertezza politica resta “molto alta” per il 2020 e questo pesa “sulla fiducia, in modo particolare per il corporate”. I fondamentali economici del Paese sono “solidi, ma resta il problema – afferma Rovelli- della mancata crescita. Al momento, inoltre, non si vedono le condizioni per chiudere il gap rispetto agli altri Paesi dell’Eurozona”.

Più ottimiste le previsioni di S&P Global Ratings che, nel focus sull’Italia, vede una riduzione dell’incertezza sulla “politica del governo”. Si stima che l’economia continuerà su un piccolo percorso di espansione con una crescita del Pil dello 0,2% nel 2019 e dello 0,4% nel 2020.

(di Massimo Lapenda/ANSA)

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