ROMA. – Colpo grosso a Kensington, nel sancta sanctorum del jet set londinese. Gioielli sono stati rubati a Tamara Ecclestone, modella ed ereditiera dell’ex patron della Formula Uno, Bernie, per 50 milioni di sterline (circa 60 milioni di euro), poco meno del valore del palazzo esclusivo di 57 stanze, che sorge dietro l’angolo di Kensington Palace, dove vive il principe William.
Tre ladri sono entrati nottetempo, mentre i proprietari erano fuori, mettendo a segno il maxi furto.
Tamara, 35 anni, oggi si è limitata a postare su Instagram un filmato di lei con la figlia di 5 anni Sophia ripreso dal marito, Jay Rutland, su una slitta fra gli abeti innevati della Lapponia, al Circolo polare artico. Nulla nell’espressione di lei che tradisca una qualsiasi reazione alla perdita.
Eppure, secondo la stampa britannica, la sua intera collezione di gioielli è stata portata via dalle casseforti murate e nascoste nelle camere da letto di lei e del marito. Fra questi, un bracciale ricoperto di diamanti di Cartier, regalo di nozze che da solo vale 80.000 sterline (quasi 96 mila euro), oltre a gemme, orecchini, collier, orologi preziosissimi. Mentre non è chiaro – scrive il Daily Mail – se siano spariti anche due anelli di fidanzamento che valgono 150.000 sterline.
Ma tanto per rendersi conto dell’entità del bottino, il valore dello sfarzoso palazzo dove vive a Kensington Green – via ribattezzata dai londinesi “Billionaire Row” – fu acquistata per 45 milioni di sterline (meno del valore dei gioielli) e oggi ne vale 70 (84 milioni di euro).
Secondo la Bbc, l’ereditiera Ecclestone ci ha aggiunto una vasca da bagno scavata nel cristallo, una discoteca privata, sala da bowling, ascensore per auto, piscina sotterranea, salone di bellezza e spa per cani.
Fra i vicini di casa di Tamara e Jay, oltre agli eredi al trono d’Inghilterra, figurano il proprietario del Chelsea, Roman Abramovich, il Sultano del Brunei e Wang Jianlin, l’uomo più ricco della Cina. E il fatto che la zona sia una delle più protette e sorvegliate del Regno Unito moltiplica il clamore di un colpaccio, messo a segno da tre intrepidi ladri.
Che non si sa ancora come abbiano fatto a scavalcare la cancellata, a mettere a tacere i sistemi di allarme e, dopo aver attraversato il giardino, a introdursi nella magione, lavorando con gli attrezzi da scasso indisturbati per almeno 50 minuti. Prima che – questa la versione fornita dai tabloid – l’intervento di una guardia giurata li abbia obbligati a fuggire da una finestra, ma dopo aver svuotato per intero i forzieri.
Il padre Bernie, 89 anni, che prima di ritirarsi nel 2017, ha costruito un impero economico da ex pilota e poi manager di scuderia e infine come fondatore del Formula One Group, e che in tre decenni ha trasformato la F1 in un business multimiliardario globale, era stato rapinato nel 2010: fu aggredito a pugni in faccia e calci davanti al suo ufficio di Knightsbridge e derubato dei gioielli destinati alla sua sua fidanzata brasiliana per un valore di 200.000 sterline.
(di Fabio Govoni/ANSA)