Golf: Woods esalta Usa, ora capitano Ryder 2022

Tiger Woods saluta al pubblico .
Tiger Woods saluta al pubblico. Immagine d'archivio.

ROMA.  – Dal declino alla rinascita, prima gli scandali e ora i nuovi trionfi record. La seconda vita di Tiger Woods ha riconquistato il popolo a stelle e strisce: adesso, dopo lo show nella Presidents Cup, tutti, tifosi e giocatori americani, vogliono il californiano capitano degli Stati Uniti alla Ryder Cup 2022 di Roma.

Da Zach Johnson a Justin Thomas, da Matt Kuchar a Steve Stricker è un plebiscito. “E’ unico – il verdetto unanime – e l’America non può fare a meno di lui”.

“Parleremo di questo in futuro”, la risposta di Woods, pronto a caricarsi  l’America del golf sulle spalle.

Il nuovo e avvincente capitolo della storia sportiva di Woods è stato scritto col ritorno al successo ad Atlanta (il 23 settembre 2018), 1876 giorni dopo l’ultima volta, nel Tour Championship.

In mezzo il trionfo Masters (aprile 2019), poi quello in Giappone (ottobre 2019) nello Zozo Championship (dove ha eguagliato il primato di 82 vittorie sul PGA Tour di Sam Snead) e quindi l’exploit da capitano e giocatore nella Presidents Cup fino al sogno Tokyo 2020.

Dopo la vittoria a Melbourne, nella sfida biennale conquistata dagli Stati Uniti in rimonta (16-14) contro il Team Internazionale, Woods è tornato ad essere elemento imprescindibile per la sua nazione. Le giocate da campione in campo e le caratteristiche da trascinatore anche fuori dal green hanno portato i big Usa ad incoronarlo.

“La sua leadership è incredibile – le parole di Zach Johnson, assistente di ‘Big Cat’ in Australia – e con lui in squadra ci sentiamo tutti più tranquilli. Sarebbe bellissimo averlo come capitano sia alla Presidents Cup 2021 (Charlotte, ndr) che alla Ryder 2022 di Roma”.

Distrutto dal dolore e dagli infortuni (quattro interventi alla schiena), travolto dagli scandali sessuali e in preda alla depressione, l’asso californiano ha rischiato di non tornare più a camminare. “Ho combattuto e sofferto – ammette ora – ed è davvero difficile credere di essere riuscito a rialzarmi”.

Quarantaquattro anni il prossimo 30 dicembre Woods ora punta le Olimpiadi di Tokyo e la Ryder Cup 2020 (25-27 settembre nel Wisconsin). Poi nel mirino la Presidents Cup 2021 e l’edizione italiana della Ryder 2022 (Guidonia Montecelio, Roma), con Woods che potrebbe recitare anche nella Capitale il doppio ruolo di capitano e giocatore.

“Parleremo di questo in futuro – ha spiegato Tiger – ora voglio godermi questa gioia”. Tornato a dominare sul green, in Australia l’ex numero 1 al mondo (ora 6/o) ha dimostrato di poter esercitare il doppio ruolo vincendo 3 incontri su 3 da giocatore e guidando alla rimonta gli States da capitano.

E per l’evento show della Città Eterna gli americani non intendono fare a meno della leggenda infinita del green.

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