Champions: la Juventus rischia Real o Mou, l’Atalanta sogna

L'allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini richiama asi suoi giocatori
L'allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

GINEVRA. – Il rischio Real, il fascino Liverpool: vista da diversi punti di vista, il sorteggio degli ottavi di Champions offre comunque brividi alle tre italiane rimaste in corsa. Juventus, Napoli e Atalanta, le tre squadre italiane qualificate per la fase a eliminazione diretta, conosceranno i nomi delle loro avversarie al termine del sorteggio che si svogerà a Nyon, presso la sede dell’Uefa, a mezzogiorno.

Un’ora più tardi, toccherà a Inter e Roma, rappresentati italiane nei sedicesimi di finale di Europa League, scoprire i nomi delle proprie rivali.

Sola squadra italiana ad aver vinto il proprio girone di Champions, la Juventus affronterà une delle compagini finite al secondo posto, ad eccezione delle italiane (Atalanta e Napoli), e dell’Atletico Madrid che figurava nello stesso girone. Fra le cinque potenziali avversarie spicca chiaramente il nome dell’altra squadra di Madrid, il Real di Zidane che sembra aver ritrovato grande competitività quest’anno. Un confronto di massima tradizione contro la primatista delle vittorie nella « coppa regina » (ben tredici) ed una possibilità di rivincita dopo la sconfitta in finale del 2017.

Un gradino più sotto, ma comunque non avversari agevoli, sarebbero le londinesi. Sia il Chelsea di Lampard – che potrebbe rinforzarsi al mercato invernale, dato che il Tribunale arbitrale dello sport ha ridotto la squalifica dei « blues » – sia il Tottenham, finalista dell’ultima edizione e ora guidato da Jose Mourinho, meritano il massimo rispetto.

Contro il Borussia Dortmund – un po’ in difficoltà in questa stagione – e soprattutto il Lione dell’ex-tecinco della Roma Rudi Garcia, gli uomini di Sarri partirebbero nettamente favoriti. La Juve, come tutte le vincenti di girone, disputerà la gara di ritorno in casa (10-11 0 17-18 marzo) , mentre l’andata é prevista in trasferta il 18-19 o 25-26 febbraio. Il calcio d’inizio di tutte le gare è fissato alle ore 21.

In questa edizione della Champions nella quale tutte le partecipanti agli ottavi di finale provengono dai cinque principali campionati europei la principale sorpresa proviene dalla qualificazione dell’Atalanta. I bergamaschi potrebbero sperare di andare ancora più in là qualora fossero abbinati a Leipzig o Valencia. Missione quasi impossibile invece contro Liverpool (che comincia in contemporanea la sua avventura nell’Intercontinentale), Paris Saint-Germain, Barcellona o Bayern, anche se i bavaresi hanno effettuato una prima parte di stagione ben al di sotto dei loro standard. Impossibile, per regolamento, un confronto con Juventus o Manchester City.

Anche il Napoli, ormai di Gattuso, spera certamente di “pescare” Leipzig o Valencia. Non potendo affrontare né Liverpool né Juventus, tutte le altre – Barcellona, Bayern, Manchester City o PSG – sono signore squadre.

In Europa League, giunta ai sedicesimi di finale (andata il 20 febbraio, ritorno il 27, calci d’inizio alle ore 18,55 o 21), l’Inter, ” ripescata” dalla Champions, fa parte delle teste di serie, al contrario della Roma. Oggettivamente, poche le insidie per i nerazzurri, che non potranno affrontare la Roma. Fra le potenziali avversarie, il Bayer Leverkusen o lo Shakhtar Donetsk (ripescati dalla Champions) sarebbero forse le avversarie più ostiche.

Da non sottovalutare neppure eventuali confronti con i Wolves (che estromisero il Torino ai premilinari), il Wolfsburg o il Francoforte, semifinalista dell’ultima edizione, fors’anche lo Sporting Lisbona. Ma in ogni caso, gli uomini di Conte partiranno largamente favoriti. Ancor più se pescheranno Apoel, Alkmaar, Cluj, Bruges, Copenhagen, Getafe, Ludogorets, Olympiacos o i Rangers.

Qualche pericolo in più attende la Roma (che non potrà affrontare né l’Inter, né il Basaksehir, già incontrato nei gironi). Da evitare chiaramente le inglesi Manchester United ed Arsenal, così come l’Ajax, semifinalista dell’ultima edizione di Champions League. Poco agevole sarebbe pure un confronto con il Porto (che eliminò i capitolini la scorsa stagione in Champions), il Benfica , il Siviglia (che ha vinto ben cinque volte la competizione) ed il Salisburgo. Tutte le atre teste di serie (Basilea, Braga, Celtic, Espanyol, Gent, LASK e Malmoe) sembrano nettamente meno competitive degli uomini di Fonseca.