BERGAMO. – Più di mille tifosi in centro città, a Porta Nuova, col trasporto pubblico in tilt (corse soppresse su più linee extraurbane) dopo le 22. Ben più di duemila alle due del mattino ad accogliere all’aeroporto di Orio al Serio la squadra in arrivo col charter da Kharkiv. “Gasperini portaci in finale”, il coro di un sogno che continua chiamato Champions League.
“La gente arrivata qui sta impazzendo, ci vediamo quando atterriamo”, la promessa-invito di Gian Piero Gasperini in diretta tv.
L’Atalanta e Bergamo si risvegliano agli ottavi di finale dopo una serata e una nottata magica di festeggiamenti in cui i sostenitori impossibilitati a seguirla a Kharkiv (600 sugli spalti del Metalist Stadium, tra voli da Malpensa e da Orio o di linea, scalo imprevisto a Kiev per la nebbia alla vigilia per i passeggeri dei primi) hanno quasi fatto l’alba sotto una pioggia gelata preannunciante la prima neve di stagione.
Ai propilei la folla, del tutto spontanea, ha cominciato ad affluire tra fuochi d’artificio e sbandierate, poche manciate di minuti dopo il triplice fischio del trionfo in casa dello Shakhtar, la rivale rimontata in classifica nel girone C dopo un lungo inseguimento e un girone d’andata da tre partite perse su tre.
Il primo dei cittadini-tifosi noti a prendere posizione è stato il sindaco Giorgio Gori: “Noi bergamaschi ci rispecchiamo in questa Atalanta. Non molliamo mai e ce la mettiamo sempre tutta, a dispetto delle avversità. Ora, sotto a chi tocca: comunque vada, sarà storica”, il suo post su Facebook.
C’è anche Roby Facchinetti, storico componente dei Pooh, autore di due inni ufficiali (“Atalanta Azzurra”, 1986, e “Dea”, 2007), che si è espresso via twitter: “Grazie Atalanta! L’impresa impossibile, l’hai resa possibile! Questa sera con questo strepitoso risultato, sei entrata definitivamente nella storia”.
Sui canali ufficiali della competizione regina del continente, anche i complimenti dell’Uefa: “Atalanta da applausi, la Dea è agli ottavi”, il titolo del riassunto della gara decisiva.
Nel ranking europeo i nerazzurri salgono al cinquantaseiesimo posto, appena uno sotto l’Inter cui ruberà il palcoscenico di San Siro riservandoselo tutto per sé dopo averlo condiviso nella fase a gironi. A Bergamo il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia: non è un giorno festivo, la città non si ferma, ma il regalo del mercoledì sera ucraino è buono anche da mettere sotto l’albero di Natale.
“Una qualificazione strameritata per cui s’è avverato l’insieme di combinazioni di risultati che ci voleva – la chiosa via video-intervista di Luca Percassi, amministratore delegato -. Mio padre Antonio (rimasto a Bergamo, ndr) è il primo tifoso, al telefono mi ha manifestato la gioia di tutti. Un traguardo insperato, penso sia la prima volta che si qualifica una squadra arrivata a 0 punti al giro di boa del raggruppamento”.