Comites-Madrid, Mariani: “Avremmo voluto fare di più”

MADRID – “Abbiamo fatto meno di quello che avremmo voluto. E ce ne rammarichiamo. Quello che sta per concludere è stato un anno difficile per le restrizioni finanziarie decise dal Ministero a seguito della Finanziaria approvata dal governo giallo-verde.  C’è stata, nel 2019, una riduzione di circa 2 milioni di euro al budget destinato ai Comites”. Pietro Mariani, presidente del Comites di Madrid tira le somme dopo un anno di attività; un anno, nonostante quelle che chiama “restrizioni finanziarie”, fitto di iniziative che illustra alla “Voce”. Lo fa alla vigilia della tradizionale “Festa di Fine Anno”, occasione in cui sarà consegnato il “Premio all’Italianità”

– Nel 2019, abbiamo partecipato a “Passione Italia” con molto successo e con uno stand, direi decoroso, collocato in un’area strategica. Grazie anche alla collaborazione dell’Associazione Emiliano-Romagnola, è stato molto visitato. Ciò ci ha dato molta visibilità e ci ha permesso di mantenere alta la nostra immagine. Ritengo che la presenza del Comites, nella manifestazione della nostra Camera di Commercio, era necessaria. Ci siamo riusciti con un piccolo investimento. Speriamo di ripetere il prossimo anno – aggiunge -. È importante che il Comites sia presente nelle manifestazioni organizzate dagli enti italiani… dalla Camera di Commercio Italiana per la Spagna, dall’Ambasciata, dalle nostre associazioni.

L’amarezza iniziale si trasforma in cauto entusiasmo. Mariani ci spiega che tra le decisioni prese dall’organismo che presiede vi è quella di sostenere le associazioni regionali. E di farlo in maniera concreta.

– Lo farà – precisa – con i fondi dei proventi locali; quelli che riceviamo da amici e sostenitori. La prima associazione a beneficiarsene sarà il Circolo Sardo di Madrid.

Ci tiene a puntualizzare che il piccolo contributo che consegnerà il Comites non è collegato allo spettacolo musicale che, la sera della “Festa di Fine Anno”, offrirà il Circolo Sardo di Madrid, che presiede Gianni Garbati, in collaborazione con l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno di Cagliari.

– La nostra iniziativa – chiarisce – vuole premiare le associazioni virtuose, quelle che promuovono attività culturali importanti. Nel 2019 – prosegue – abbiamo svolto una intensa azione informativa attraverso gli strumenti a nostra disposizione: il portale nel web e Facebook. Ci siamo impegnati soprattutto ad orientare i giovani, ad aiutarli ad inserirsi correttamente nel tessuto sociale e lavorativo della Spagna.

 

L’Agenzia Consolare di Arona

Ci parla, quindi, dell’apertura dell’Agenzia Consolare nelle Isole Canarie. Ritiene che sia un traguardo raggiunto dopo anni di lavoro. Racconta che fin dall’insediamento di questo Comites, “nel 2015, si cominciò a parlare della necessità di un ufficio pubblico non legato a un console onorario ma ad un funzionario di carriera”. Afferma:

– È stata una battaglia portata avanti con abilità e alla quale hanno collaborato tutti: dalla nostra Ambasciata al Cgie, dalle associazioni alla stampa periodica. Il Comites ha recepito questa necessità espressa dalla Comunità che nell’arcipelago oltrepassa le 50mila presenze. L’apertura di questo ufficio consolare era necessario. L’ha capito il sottosegretario Ricardo Merlo e ne hanno preso atto anche i nostri rappresentanti in Parlamento.

Sottolinea che si tratta di un “merito condiviso”. Assicura che il Comites, che è il canale diretto con Consolato e Ambasciata, “è riuscito a sensibilizzare le autorità”.

–  Anche l’impegno del Circolo del Partito Democratico di Spagna – ci dice Mariani che ne è uno dei fondatori – è stato assai importante. La riunione svoltasi a Las Palmas – prosegue – è stata determinante. C’erano tutti i deputati e senatori eletti all’estero. L’importante è che si capisca che il Comites ha recepito l’esigenza della Comunità, l’ha segnalata e l’ha messa in evidenza. Così è maturato il successo finale. È stata annunciata l’assunzione di due funzionari locali e due di carriera. Saranno quindi quattro le persone impiegate negli uffici di Arona, la città che ha la più alta concentrazione di italiani in quelle isole. Credo che i connazionali siano oltre 10 o 11 mila.

Si rammarica per l’esistenza di un “call-center” a pagamento, troppo oneroso per l’utenza. Considera che, qualora non fosse possibile un servizio informativo gratuito, sarebbe meglio toglierlo.

– La richiesta di informazioni su un passaporto o una carta d’identità non può essere oggetto di un pagamento – ci dice -. È una battaglia che portiamo avanti ma che ancora non siamo riusciti a vincere.

– Quest’anno Barcellona ha ospitato la riunione dell’Intercomites. Qual è stato, a suo avviso, il bilancio?

– L’intercomites è stato convocato a Barcellona, per la seconda volta in cinque anni, nel mese di novembre – precisa -. In quella riunione sono stati affrontati molti argomenti. Tra questi, in primis, la necessità di potenziare i servizi del Consolato Generale di Barcellona. La nostra Collettività è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni. Si stima che nella città vi siano circa 50 mila cittadini italiani residenti. Un dato incredibile. È ovvio che, a causa di questo incremento, la pressione sulla richiesta di servizi sia cresciuta, mandando in tilt la struttura. Il dato positivo, comunque – prosegue – è che anche in questo caso, grazie alla riunione avvenuta a Las Palmas e alle pressioni esercitate dai Comites sulle autorità ministeriali è stato possibile restituire le risorse umane che, negli anni passati, si erano andate assottigliando perché il personale che è andato in pensione non era stato sostituito. Il rafforzamento – assicura – è stato effettivo. E i risultati si vedranno il prossimo anno. Da tener in conto anche l’apertura della nuova sede del Consolato Generale di Barcellona, più moderna, più organizzata e con nuovi servizi informativi

Per quel che riguarda Madrid, assicura che “in questo momento non c’è allarme” anche se rileva l’esistenza di un certo ritardo nel rilascio delle carte d’identità.

– Il prossimo anno – commenta – si attiverà quella elettronica. La grande differenza rispetto al passato è che, pur restando la necessità della raccolta delle impronte digitali, la consegna della carta d’identità elettronica avverrà per posta. Una volta che hai rilasciato le impronte, che hai consegnato tutti i documenti, la nuova carta d’identità elettronica ti sarà recapitata per posta ordinaria.

 

La Continentale del CGIE

Pietro Mariani, a novembre, è stato nominato presidente dell’Intercomites e lo sarà fino a fine legislatura. Una responsabilità non indifferente, visto anche che a primavera del prossimo anno Madrid sarà la sede della prossima “Continentale” europea del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.

– Sono essenzialmente due le ragioni per le quali la scelta è ricaduta su Madrid – asserisce -. Le ha spiegate il Segretario Generale del Cgie, Michele Schiavone. La prima, è perché in Spagna continua a crescere il numero degli immigrati italiani. Si tratta di una crescita esponenziale, un fenomeno pressoché incomprensibile. La seconda, per l’ottimo lavoro fatto dai Comites di Barcellona e Madrid. Sarà un incontro al massimo livello. È la prima volta nella storia che la Spagna ospita una “continentale del Cgie”. Tutto positivo, quindi – aggiunge senza nascondere la propria soddisfazione -. È evidente che il lavoro, se ben fatto, alla fine rende i suoi frutti.

Come vuole la tradizione, è una storia ormai lunga 16 anni, il Comites, in occasione della sua “Festa di Fine Anno”, consegna il “Premio all’Italianità”. E anche quest’anno, come in quelli precedenti, è stato riconosciuto il lavoro dei “media” italiani che operano all’estero. In questa occasione, però, quelli premiati hanno una caratteristica particolare: sono frutto dell’iniziativa di veri e propri “amatori”. Quindi, un riconoscimento doppiamente meritato.

– Ho sostenuto la candidatura di Vito Candiloro, del radio-blog Frequenza Madrid nato nel 2015 come evoluzione della precedente emittente radiofonica Radio Pizza, e di Lorenzo Pasqualini, fondatore del blog “El Itañol”, testata che attualizza frequentemente. Né Candiloro, né Pasqualini sono professionisti della comunicazione. Non vivono dell’informazione. Il Consiglio ha approvato la mia proposta.

Candiloro e Pasqualini non saranno gli unici a ricevere il “Premio all’Italianità”. Lo riceveranno anche Guido Gianoli (Premio alla Solidarietà); l’associazione “Italia Altrove”, fondata dalla dinamica Erika Bezzo (Premio all’Associazionismo); Antonia Ricciardi, fondatrice dell’Accademia per Pizzaioli U.P.I.M. (Premio Categoria PMI) e la conosciuta poetessa Elisabetta Bagli (Categoria Cultura).

Il presidente del Comites di Madrid, quindi, ci svela i progetti per il futuro.

– In agenda per il 2020, abbiamo un convegno al quale saranno invitate tutte le associazioni della circoscrizione consolare – ci dice -. Il bilancio preventivo è già stato approvato. Vuole essere un “brainstorming”, l’occasione per un’analisi il più approfondita possibile su come coinvolgere e aiutare le associazioni che si occupano di cultura e che non ricevono contributi statali di alcun tipo. Si vuole organizzare una specie di ricerca di finanziamenti, coordinati dal Comites, per sostenere le loro iniziative. Speriamo di poter organizzare questo convegno a marzo o ad aprile. Inviteremo esperti in “crowdfunding”, per aiutare queste associazioni a crescere.

Mauro Bafile