Industria ancora in rosso, produzione ottobre cala 2,4%

Tecnici di laboratorio realizzano prove in un impianto farmacologico. (Kongsnews)

ROMA.  – Nuovo calo per la produzione industriale che a ottobre segna un -0,3% su settembre e un -2,4% su ottobre 2018 registrando l’ottavo calo tendenziale consecutivo.

Nel mese – segnala l’Istat – avanza la produzione dei beni di consumo, trainata da quelli non durevoli ( +0,4% su settembre, +0,8% su ottobre 2018), mentre ristagna quella dei beni strumentali (-0,8% su settembre, -3,4% sull’anno) e di quelli intermedi.

La produzione di energia frena sul mese (-1,9%) e ha una variazione nulla sull’anno. Nei primi 10 mesi del 2019 la produzione industriale è diminuita dell’1,2% sullo stesso periodo del 2018 con dati positivi solo per i beni di consumo (+0,4%) e per l’energia (+1,5%).

Guardando ai diversi settori quello più dinamico appare quello farmaceutico che segna un +2,5% sul mese e un +3,6% su ottobre 2018 (ma -0,1% nei primi 10 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2018). il comparto alimentare pur arretrando nella produzione su settembre (-1,9%) resta in territorio ampiamente positivo sull’anno (+3%) e nei primi 10 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2018 (3,2%).

La fabbricazione dei mezzi di trasporto è in profondo rosso con un calo del 3,2% su settembre e un -8,6% su ottobre 2018 mentre la metallurgia registra una lieve ripresa su settembre (+0,4%) ma un calo tendenziale consistente (-6,9%). Lieve ripresa per il tessile sul mese (+1,1%) ma il settore registra un calo del 6,2% sull’anno e del 4,6% nei primi 10 mesi, il peggiore dato insieme a quello dei mezzi di trasporto.

Il calo della produzione industriale nel 2019 è “un pessimo segnale, figlio di scelte come reddito di cittadinanza e di Quota 100” secondo il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, convinto che ci sia la necessità di misure che portino a “invertire la rotta”.

Preoccupazione è stata espressa dalla Confcommercio che ha parlato del 2019 come di un anno di “deludente decrescita” e dalle associazioni dei consumatori.

L’Unione nazionale dei consumatori ricorda che dal 2007, anno precedente la crisi economica, è stato perso un quinto della produzione mentre il Codacons parla di “trend allarmante” per la produzione industriale che avrà ripercussioni sul Pil e sull’occupazione.

Federconsumatori afferma che è urgente introdurre misure che “risollevino il potere d’acquisto” per rilanciare la domanda interna.

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